Ferpress dedica oggi spazio a un’intervista con Elisa Balocco, Site tender and Project Director nel sito Alstom di Savigliano, ingegnera meccanica in un settore a netta prevalenza maschile.
«Un trend che sta cambiando, seppur a piccoli passi. Un paio di esempi: già nel 2015 il team di pianificazione che gestivo era praticamente costituito tutto da donne. E oggi nel Site Management Committee di Savigliano siamo 5 donne ed 8 uomini. E queste proporzioni sono destinate ancora ad evolvere e crescere» esordisce Elisa.
«In Alstom Italia su una popolazione totale di 2798 dipendenti (dato al 31 aprile 2019) il 15% è donna e l’85% uomo – continua a spiegare Elisa -. Stiamo lavorando per ridurre il gender gap ma non sempre è facile trovare le figure professionali da inserire. In Italia manca una cultura delle materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e quindi le ragazze si orientano su studi scegliendo facoltà non scientifiche. Secondo uno studio fatto da Boston Consulting Group e Valore D “Women at The Top” questo gap parte da lontano: dai banchi di scuola, dove l’orientamento gioca ancora un ruolo centrale».
Le ragazze, infatti, continuano ad essere più orientate verso percorsi di studio di carattere umanistico, dove l’occupazione – ad un anno dalla laurea – si ferma al 40%. La percentuale di donne che trova occupazione al termine degli studi di Ingegneria balza invece al 79%, sempre in un arco di 12 mesi dalla laurea.
Gli obiettivi di sviluppo di Alstom
La strategia di Alstom ha tra i suoi obiettivi iniziative dedicate per le politiche di diversità e inclusione. «Abbiamo un obiettivo importante a livello di gruppo, che è il raggiungimento di almeno il 25% delle donne in ruoli manageriali o professionali e l’incremento delle diversità nel senior management, incentivando, al contempo, nelle Regioni e nei Paesi, i talenti locali a raggiungere posizioni apicali».
Ma non è tutto: «Anche in Italia, Alstom valorizza le differenze perché crediamo che la diversità rappresenti una risorsa nella progettazione e implementazione di soluzioni creative ed innovative. Tante sono le iniziative fatte in questo settore. Dal 2018, dopo due anni di fase pilota, è stato introdotto ufficialmente lo smart working».
«Ad oggi sono circa 1000 i dipendenti che ne fruiscono su tutti i siti italiani, con grande soddisfazione dei dipendenti (risultati di una survey interna: il 77% dei dipendenti per conciliazione della vita privata e lavoro, maggiore livello di concentrazione, risparmio di tempo legato agli spostamenti e riduzione di stress e stanchezza). Come Alstom Italia partecipiamo alla ricerca di Valore D e Università Cattolica “Talenti senza età” – dedicata a donne e uomini nel mondo lavorativo sopra i 50 anni, al progetto InspirinGirls che vede le nostre colleghe, con studi e percorsi professionali scientifici, diffondere la loro testimonianza nelle scuole medie e superiori, per mostrare a ragazze e ragazzi che possono scegliere il loro futuro liberi da stereotipi di genere. Sulla stessa scia abbiamo aderito a “Stem in the City” (Milano). E siamo stati tra le prime aziende a sottoscrivere il “Manifesto per l’Occupazione Femminile” di Valore D. Abbiamo anche introdotto un progetto sulla genitorialità “Maam”, che valorizza le competenze che i neo papà e le neo mamme sviluppano diventando genitori» conclude Elisa.