La Direttrice Generale Barbara Falcomer alla Regione Lazio: “Il cambiamento avviene solo con la sinergia tra le istituzioni e il settore produttivo”

Oggi la Direttrice Generale Barbara Falcomer è intervenuta in un’audizione al Consiglio Regionale del Lazio sul tema “Politiche attive del lavoro e ripresa – Occupazione femminile”. Come è noto, l’emergenza pandemica ha solo peggiorato una situazione già negativa per le donne che tra la perdita del lavoro, lo smart working e la didattica a distanza stanno pagando il prezzo più alto della pandemia e faticano a trovare l’equilibrio tra vita privata e lavorativaAlla luce di tale contesto Valore D si impegna concretamente per contribuire nella creazione di cambiamenti tangibili fin dal breve periodo. 

 

Il Manifesto di Valore D a sostegno dell’occupazione femminile

La Direttrice in apertura ricorda alcuni dati emblematici su cui basare le riflessioni: il tasso di occupazione femminile in Italia è tra i più bassi in Europa e, secondo i calcoli di Bloomberg basati sui dati Eurostat, il raggiungimento da parte del nostro Paese della media europea di occupazione femminile (62,3%) determinerebbe un aumento del PIL di circa 88 miliardi di euro l’anno.

È evidente che un cambiamento è necessario e urgente. Secondo Valore D tale progresso sarà possibile nel settore provato se la parità di genere diventa una priorità strategica condivisa dal top management delle aziende, quando il CEO ha in agenda i temi dell’inclusione. Per questo abbiamo stilato il Manifesto per l’occupazione femminile, documento programmatico in nove punti che definisce strumenti concreti in linea con gli indicatori del Bilancio Integrato (standard GRI), utile alle aziende per valorizzare e includere la diversità di genere al proprio interno. Presentato nel 2017, ad oggi è stato firmato da oltre 160 aziende e da sei unioni datoriali tra cui anche Confindustria Lazio

 

Misurare per migliorare

E per concretizzare gli impegni sottoscritti con il Manifesto abbiamo ideato, creato e messo a disposizione delle Istituzioni l’Inclusion Impact Index, uno strumento digitale e innovativo che permette alle aziende di mappare le proprie politiche di diversità e inclusione e di misurarne l’impatto. In particolare l’Indice misura l’impatto organizzativo in quattro macro-aree: governance, capacità di attrarre, sviluppare e valorizzare nel tempo i talenti al femminile.

“Crediamo fermamente infatti che senza una misurazione il più possibile oggettiva e scientifica non possa crearsi consapevolezza in merito alla propria situazione e non possano innescarsi stimoli al miglioramento. Affinché la pandemia diventi un’opportunità per il lavoro femminile e non un’ulteriore barriera, crediamo che sia necessario ridefinire policy efficaci in materia di promozione dell’occupazione femminile partendo proprio dal principio di misurabilità.”

spiega Falcomer.

 

La Direttrice Generale di Valore D Barbara Falcomer

 

In quest’ottica, quindi,  Valore D valuta positivamente proposte che prevedono agevolazioni contributive e fiscali in favore dei datori di lavoro che, partendo da una misurazione interna, decidono di migliorare il tasso di occupazione femminile all’interno della propria azienda, assumendo lavoratrici, prevedono l’adozione di un piano volto a colmare la disparità di selezione di trattamento e di retribuzione delle donne e implementando politiche volte all’aggiornamento e alla formazione delle dipendenti donne in un’ottica di leadership ed empowerment femminile. Ma non solo.

Va ripensato il modo di intendere il lavoro che coniughi flessibilità e nuovi stili leadership e che non metta le donne davanti alla scelta tra vita privata e vita professionale. Auspichiamo che questo periodo di pandemia e gli ingenti aiuti economici europei previsti dal Recovery Plan possano concretamente imporre una svolta nelle politiche volte all’occupazione femminile nel nostro Paese. 

“Il cambiamento può avvenire solo con il virtuoso e sinergico impegno tra le istituzioni e il settore produttivo. Soltanto con interventi che tengano in considerazione l’intero ciclo di vita lavorativa delle donne è possibile scardinare ingiustificate discriminazioni, retaggi del passato e intraprendere una crescita sostenibile sia dal punto di vita economico sia sociale del nostro Paese.”

conclude Falcomer.

 

 

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