Torna S.M.A.R.T. Boards: così i CdA diventano più inclusivi

Un board performante? Sicuramente S.M.A.R.T.: è con un acronimo – Sustainability, Meritocracy, Agility, Responsibility e Technology –che le Alumnae del network InTheBoardroom, programma di formazione executive, e Valore D, in collaborazione con Borsa Italiana e Politecnico di Milano, sintetizzano i cinque fattori chiave per rispondere alle sfide sanitarie, energetiche, digitali e geopolitiche dell’ultimo periodo. Una challenge che molte aziende si sono prestate a raccontare durante il meeting “S.M.A.R.T. BOARDS FOR SMART COMPANIES 2022 – Un nuovo board per un nuovo mondo”, tenuto a Piazza Affari.

Con l’obiettivo di rilevare come le aziende abbiano operato in questa fase straordinaria, che dalla pandemia alla guerra russo-ucraina ha visto numerose variabili negli scenari macroeconomici e finanziari, infatti,  è stato somministrato un questionario: un vero e proprio studio qualitativo utile a fare un punto sul loro livello di adeguatezza e “smartness” e capire in che modo hanno saputo coniugare la loro visione del futuro con l’incertezza del presente.

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Sustainability, Meritocracy, Agility, Responsibility e Technology: per un board smart

Quali soluzioni hanno adottato i boards per avere un purpose sul pianeta e sulla società?

Innanzitutto, hanno presidiato positivamente le criticità valutando con maggiore attenzione rispetto al passato il rischio strategico dell’attuale modello di business.

Inoltre, hanno accresciuto la Diversity in particolare per quanto concerne le aree afferenti a conduzione strategica, sostenibilità, rischi e macroscenari.

I CdA hanno posto l’accento su un approccio lavorativo più agile sostenibile per garantire, oltre la performance aziendale, una maggiore tutela dei valori fondamentali, delle libertà e dei diritti personali: rispetto e criteri meritocratici, dunque, sempre più sotto i riflettori, mettendo in evidenza come sia necessario un comportamento responsabile lungo tutta la catena del valore;

“Si tratta senz’altro di risultati positivi che necessitano tuttavia di un’ulteriore riflessione. Nel nostro Paese le donne CEO nelle aziende sono solo il 3%, in diminuzione dell’1% rispetto al 2020. È necessario che il tema della parità di genere e dell’inclusione delle diversità a 360° non sia percepito solo come un tema di compliance, ma anche come una questione squisitamente economica, di innovazione, di PIL e di valore sociale generato sia all’interno del board sia nelle organizzazioni”.

ha commentato Cristiana Scelza, Presidente di Valore D

InTheBoardroom 4.0: accelera sulla gestione della diversità

Ed è proprio alle abilità che da 10 anni si rivolge InTheBoardroom, programma con cui Valore D si impegna a formare membri dei consigli, con la missione di intervenire su tutti i passaggi necessari per inserire persone di talento, coinvolgendo direttamente le aziende.

Dalla nona classe di InTheBoardroom ne è uscito “Diversinomics”, il manuale di best practices per preparare i manager ad affrontare in maniera efficace e concreta il tema della Diversity&Inclusion. 

Il decimo e l’undicesimo corso, invece, si concluderanno a dicembre. Tra le novità, le classi quest’anno sono state aperte anche agli uomini: un modo con cui potenziare la “forma mentis” del programma, basato da sempre sulla valorizzazione delle differenze.

“Il network IntheBoardroom ha formato ad oggi 380 Alumnae, a cui si aggiungeranno presto i partecipanti alle classi in corso per un totale di 500 professionisti, donne e uomini, selezionati con grande rigore e attenzione alla diversità e scelti tra profili con esperienza o con la potenzialità per far parte di Consigli di AmministrazioneUn prezioso bacino di competenze incarnate da top manager, tra cui circa 60 CEO e amministratrici delegate, startupper, professioniste, imprenditrici, membri di board di società quotate, con un background diverso che copre industries differenti”.

ha affermato in conferenza Marina D’Artibale, Presidente di InTheBoardroom Alumnae.

Nel corso della mattinata, aperta dalla Presidente di Borsa Italiana Claudia Parzani, sono stati inoltre presentati i risultati della ricerca “S.M.A.R.T. Board, incertezza, challenge future: Scenari evolutivi tra punti di forza e di debolezza” realizzata dal Prof. Marco Giorgino, Ordinario di Finanza e Risk Management del Politecnico di Milano con l’obiettivo di fare il punto sull’adeguatezza e sulla smartness dei Board rispetto all’incertezza e ai nuovi scenari economico-finanziari e geo-politici e alle challenge del futuro. Il questionario è stato somministrato ai membri di organi di governo societario delle Società quotate in Italia tra luglio e settembre 2022 nelle aree Governance & Sostenibilità, Competenze, Funzionamento.

Alle tavole rotonde organizzate nel corso della mattinata hanno partecipato Marco Patuano di A2A, Simona Paravani di BlackRock, Mario Pellizzari di Egon Zehnder, Maria Cristina Origlia di Forum della Meritocrazia, Emilio Franco di Mediobanca SGR, Francesca Reich di Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Lucia Morselli di Acciaierie D’Italia, Silvia Candiani di Microsoft e Stefano Moriggi di Università Bicocca.

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