Buone notizie per il mondo STEM: a fine 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge che istituisce dal 4 all’11 febbraio di ogni anno la Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (L.187/2023) al fine di sensibilizzare e stimolare l’interesse, la scelta e l’apprendimento di queste materie.
In base al testo della legge, per l’occasione il Ministero dell’università e della ricerca promuoverà cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile nelle scuole, nelle università, nelle istituzioni di alta formazione e nei principali musei nazionali della scienza e della tecnica.
We Stand 4 STEM: la nuova campagna di Valore D
Valore D parteciperà alla Settimana Nazionale delle STEM lanciando una nuova campagna di comunicazione digitale intitolata “We Stand 4 STEM – Insieme per supportare le discipline scientifiche” che vedrà il coinvolgimento dei profili STEM del network e di tutte le persone interessate a incoraggiare questo tipo di studi.
We Stand 4 STEM è parte del più ampio progetto #ValoreD4STEM, con cui Valore D da anni promuove il superamento degli stereotipi di genere in ambito scientifico e tecnologico attraverso una strategia comprendente numerose iniziative: l’indagine #ValoreD4STEM, il primo lavoro in Italia che analizza il tema delle STEM all’interno del contesto organizzativo aziendale contando sulla risposta di quasi 7.500 donne; la campagna pubblicitaria “Un lavoro da favola” lanciata nel 2022 in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza e diffusa sulle principali emittenti televisive nazionali; la prima stagione del podcast SCELTE, che racconta le storie di chi ha intrapreso un percorso – spesso poco lineare – in ambito STEM; e, infine, la raccolta di buone pratiche aziendali provenienti dal network di Valore D, che rappresenta per le organizzazioni un’occasione unica di confronto e uno stimolo per migliorare, mettendo in atto azioni concrete a supporto della presenza femminile in ambito STEM.
Il divario di genere nelle STEM
Sebbene le discipline STEM sviluppino competenze molto richieste dal mercato del lavoro, sono ancora oggi caratterizzate da diseguaglianze di genere e influenzate da stereotipi e pregiudizi. Nonostante le neuroscienze abbiano ampiamente smentito questo falso mito, la convinzione che le donne siano meno inclini agli studi tecnico-scientifici degli uomini continua ad essere fortemente radicata.
Secondo la ricerca Drawing the Future (Chambers et al.), già alla fine dei sei anni le bambine smettono di immaginare un futuro nelle scienze: la pressione esercitata dalle norme sociali e culturali è talmente forte da ripercuotersi sulle scelte di studio e di carriera delle più piccole.
In base ai dati Almalaurea 2023 sui laureati 2022, tra le donne laureate solo il 19,1% ha conseguito una laurea STEM; tra gli uomini laureati è invece il 40,7% ad aver completato un percorso universitario in questo ambito (elaborazione Valore D). Andando nello specifico, tra i laureati in informatica e tecnologie ICT solo il 16,6% è rappresentato da donne. Guardando ai laureati in ingegneria industriale e dell’informazione, le donne sono il 26,9% del totale; con riferimento invece ai laureati in architettura e ingegneria civile la componente femminile ammonta al 48,2% del totale.
STEM e futuro
Oggi si stima che quasi un quarto dei posti di lavoro è destinato a cambiare nei prossimi cinque anni e che big data, cloud computing e intelligenza artificiale sono tra le tecnologie che creeranno maggiori opportunità occupazionali. (WEF, Future of Jobs, 2023).
Per questo motivo le aziende sono chiamate a mettere in campo iniziative rivolte sia alle giovani generazioni sia alle proprie risorse per rispondere alla richiesta presente e futura di competenze tecniche e digitali.
La valorizzazione delle risorse interne è necessaria, infatti, per creare una pipeline di persone STEM inclusiva dei generi e per evitare la dispersione del talento. Anche la formazione gioca un ruolo fondamentale: le iniziative di upskilling e reskilling, infatti, sono leve da utilizzare per stare al passo con il dinamico contesto lavorativo e riqualificare le persone in azienda. Secondo i dati più recenti, infatti, per 6 lavoratori e lavoratrici su 10 sarà fondamentale accedere a piani di formazione per sviluppare nuove competenze.
Un’altra grande possibilità per le aziende è attingere al potenziale, al momento inesploso, delle donne attualmente non inserite nel mercato del lavoro.
Nel corso del 2023 Valore D, in collaborazione con Generation Italy, ha realizzato il progetto DigitHer, selezionato dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale tra i vincitori del Bando Futura, attraverso cui ha formato 150 giovani donne tra i 18 e i 34 anni provenienti da tutta Italia in ambito tecnologico per lavorare come Junior Java Developer e Data Engineer.
Oggi più che mai acquisire competenze STEM significa darsi la possibilità di partecipare pienamente al futuro del lavoro. Ecco perché è importante sostenere l’apprendimento di queste materie, colmare lo skill mismatch esistente e impegnarsi per contrastare il divario di genere che da sempre caratterizza le discipline scientifiche e tecnologiche.
Appuntamento al 4 febbraio per scoprire nel dettaglio We Stand 4 STEM!