Con lo spostamento progressivo dell’età del pensionamento – dato anche dall’aumento dell’aspettativa di vita – e l’ingresso della generazione Z nelle organizzazioni, per la prima volta quattro generazioni lavorano fianco a fianco sul posto di lavoro, una vera e propria forza lavoro multigenerazionale, un’ecosistema complesso per le organizzazioni da gestire, ma anche una fonte di crescita potenziale.
I giovani che entrano nei contesti organizzativi sono spesso portatori di valori, aspettative e linguaggi completamente discordanti da quelli delle generazioni precedenti; al contempo però le diverse generazioni condividono molte similarità quando si tratta dei loro valori a lavoro: tutti apprezzano ad esempio un buon sistema di compensazione e benefits, l’equilibrio tra lavoro e vita privata e una cultura aziendale positiva (LinkedIn Solutions, From Gen Z to Boomers: Hiring and Retaining Multigenerational Talent, 2020).
Come valorizzare la potenzialità di una forza lavoro multigenerazionale?
Il tema della diversità generazionale diventa per le aziende un elemento prioritario da presidiare, sia attraverso nuove modalità di gestione del personale, sia attraverso un lavoro profondo sugli stereotipi legati all’età che spesso portano a una svalutazione delle competenze in virtù degli anni dimostrati.
Attirare i talenti di tutte le età, creare un ambiente di lavoro inclusivo e sostenere l’upskilling e il reskilling durante tutta la carriera di un dipendente sono i punti chiave di una strategia per valorizzare la forza lavoro tenendo conto delle diverse età: generazioni diverse che lavorano insieme creano più innovazione e migliorano le prestazioni del team.
Secondo uno studio condotto da LinkedIn (LinkedIn Solutions, From Gen Z to Boomers: Hiring and Retaining Multigenerational Talent, 2020) il 56% delle società ha recentemente aggiornato le proprie policies per essere più attrattive verso i lavoratori più giovani.
Scopri il Generation Mix all’interno dell’Inclusion Impact Index®
Il primo passo per le aziende per mettere a frutto il talento di tutti consiste però nel prendere consapevolezza della composizione generazionale della propria popolazione aziendale. Per sostenere le aziende nel fare ciò, Valore D ha da poco rilasciato una nuova sezione di analisi all’interno dell’Inclusion Impact Index®: il Generation Mix.
Grazie alla nuova visualizzazione presente all’interno del report che si ottiene a completamento della compilazione dell’Inclusion Impact Index®, le aziende potranno monitorare i grafici e le tabelle relativi alle rappresentazioni per fasce d’età dell’organizzazione, sia nella sua composizione generale, sia in quella relativa alle nuove assunzioni e al turnover. Lo sviluppo del Generation Mix nasce dal principio di misurabilità che è alla base dell’Inclusion Impact Index; essere consapevole della composizione generazionale della propria azienda fa sì che possano essere valorizzati al meglio i talenti, le esperienze e le competenze di ciascuna persona presente nell’organizzazione.
La compilazione dell’Inclusion Impact Index® offre la possibilità di realizzare un’autodiagnosi puntuale sulle politiche e le pratiche attive in ciascuna organizzazione e rappresenta un utile strumento per monitorare i dati che saranno richiesti nell’ottica della certificazione di genere prevista dal PNRR e che è recentemente entrata in vigore.
Per conoscere tutte le opportunità offerte da questo strumento è possibile collegarsi alla pagina dedicata all’Inclusion Impact Index®. Accedendo invece alla piattaforma sarà possibile misurare i progressi della propria azienda rispetto alla diversità e inclusione di genere e generazione.