Di recente anche Valore D è stata chiamata a dare il suo contributo alla Commissione Lavoro della Camera rispetto alle misure di legge in discussione a sostegno delle pari opportunità. Si tratta di un riconoscimento importante da parte delle Istituzioni che riconoscono a Valore D e alle sue associate, un’esperienza e uno sforzo costanti, per far progredire le istanze di genere nel mondo del lavoro.
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La qualità del lavoro delle donne in peggioramento
Però per la componente femminile si osserva una maggiore resilienza alle crisi, dalle quali è sempre uscita prima, e meno colpita, rispetto a quella maschile. Ciò sia per la diversa struttura occupazionale per settore (le donne sono più presenti nei servizi, meno colpiti dalla crisi), sia per le trasformazioni della componente femminile dal punto di vista della formazione. Una nuova identità femminile si fa strada, le donne vogliono realizzarsi su tutti i piani e il lavoro diventa un aspetto identitario fondamentale.
Prospettive di carriera inferiori agli uomini
Minore accesso alle figure apicali, maggiore diffusione di lavori part-time e carriere discontinue sono i fattori che assieme ad una diversa struttura per età determinano i differenziali di genere nei redditi da lavoro.
Guardando proprio al reddito, nel 2017 quello delle donne è in media del 25% inferiore a quelli degli uomini (15.373 euro rispetto a 20.453 euro). Un gap di genere rispetto al reddito che si quantifica tra i 233 e 275 euro al mese a tre anni da conseguimento del titolo. Non solo, a parità. di ruolo persiste anche il divario salariale. Se è molto basso nel settore pubblico (dati del 2017), nel settore privato il gender pay gap è di molto maggiore: 20,7%.
Valore D promuove la campagna per la parità salariale #nopaygap. Impegniamoci insieme per raggiungere questo obiettivo!
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