Sale al 40% la quota di genere nei CdA

La quota di genere negli organi societari delle quotate sale da un terzo, previsto dalla Legge Golfo-Mosca al 40%.  È quanto prevede un emendamento alla manovra approvato stamane dalla Commissione Bilancio del Senato. La richiesta, prima firmataria Donatella Conzatti (Iv) e appoggiata da Valeria Fedeli (Pd), ha ottenuto un consenso trasversale.

“Apprendiamo con grande soddisfazione dell’approvazione dell’emendamento a prima firma della Sen. Conzatti che innalza al 40% la cd. “quota rosa” all’interno dei CdA delle società quotate. Si tratta di un tassello fondamentale nel percorso di cambiamento culturale che il nostro Paese deve continuare ad affrontare in materia di uguaglianza di genere”.

È quanto afferma Paola Mascaro, Presidente di Valore D, la prima associazione di imprese in Italia che da dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle aziende e nel Paese.

Ringraziamo quindi tutti senatori che hanno sottoscritto e supportato l’emendamento e auspichiamo che la nuova previsione normativa possa contribuire a risolvere quegli aspetti qualitativi ancora problematici (come la parità di remunerazione o la scarsa presenza di donne in posizioni executive), e riesca ad accelerare il mutamento culturale, rendendolo duraturo, consolidato e intrinseco al dna aziendale”

conclude Mascaro.

L’aggiornamento entrerà in vigore a partire dal primo rinnovo degli organi decisionali delle società quotate successivi all’entrata in vigore dell’emendamento. A vigilare sull’adeguamento sarà direttamente la Consob.

 

Raddoppiato in precedenza anche il numero dei mandati

Si tratta di un ulteriore passo avanti rispetto a quanto già approvato la scorsa settimana alla Camera, dalla Commissione finanze. Le quote di genere previste dalla legge Golfo-Mosca saranno prolungate per altri 3 mandati, rispetto ai 3 previsti dalla legge in vigore.

“Numerose ricerche hanno già dimostrato come a seguito della maggiore presenza di donne, oggi la governance delle grandi aziende sia migliorata in termini di qualità e risultati. Ora abbiamo altri tre mandati per consolidare i benefici e produrre un più massiccio effetto di contagio e contaminazione a tutto il sistema economico. Ma soprattutto abbiamo l’occasione per portare a termine quel cambio di cultura e mentalità che solo può garantire la crescita e modernizzazione dell’economia e della società italiana” ha precisato Golfo.

 

I benefici della Legge Golfo – Mosca

Gli effetti della legge sono stati positivi. Nel 2008 la percentuale di donne che facevano parte dei consigli di amministrazione era pari al 5,9%. Dopo l’entrata in vigore della Golfo-Mosca, la quosta è salita al 27,8% e al secondo rinnovo al 33,3%.

Valore D da dieci anni si impegna per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle aziende e nel Paese.  A livello qualitativo permane un disequilibrio nella retribuzione e nella tipologia di incarichi per le donne nei board. Ma anche a livello quantitativo la loro presenza deve essere consolidata perché – come dimostrano diverse ricerche – sotto la soglia critica del 30% le minoranze tendono ad adeguarsi allo stile predominante, rendendo ardua la possibilità di incidere sulle scelte strategiche delle organizzazioni.

Crediamo che per dare vita a un effettivo cambiamento in tale direzione occorra tempo. Fino a quando il mutamento non sarà consolidato, duraturo e intrinseco, le previsioni normative avranno il compito di favorire e accompagnare la formazione di una nuova cultura, per una maggiore, ma soprattutto migliore, inclusività.

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