L’ottava edizione del Deloitte Global Boardroom Program’s Women in the boardroom traccia un quadro mondiale dell’anno 2023 sulla diversità di genere nei consigli di amministrazione e sulle donne nelle posizioni di leadership. Le analisi sono basate su oltre 18 mila società in 50 Paesi.
I dati italiani offrono una panoramica più positiva, in cui il 40% dei posti nei Consigli di Amministrazione è occupato da donne; tale dato, oltre a superare la media mondiale (23,3%), è più alto anche di quella europea (33.8%). I settori che hanno registrato i risultati migliori sono quello energetico, con il 45% di donne nei Board e quello dei servizi finanziari (42.1%).
Inoltre in Italia le donne presiedono i consigli di amministrazione un tasso più alto (22%) rispetto alla media europea (11%) e mondiale. C’è però ancora da fare per le posizioni nelle C-suite: solo il 4% dei CEO e il 6% dei CFO sono donne.
Attraverso un confronto a livello globale, i risultati di questa ricerca mostrano ancora una forte situazione di squilibrio di genere. Sebbene dal 2022 il numero di donne presenti nei CdA è aumentato del 3,6% e il tempo necessario per raggiungere la parità è diminuito di sette anni, tali cambiamenti si verificano ancora troppo lentamente, rischiando così che la parità di genere nei Consigli di Amministrazione non venga raggiunta prima del 2038 e forse anche più tardi.
Occorre che vari stakeholder agiscano subito al fine di ottenere un maggior numero di donne nella leadership aziendale e che la parità di genere diventi e resti una priorità aziendale.
Per abbattere le disuguaglianze di genere nei Consigli di Amministrazione e nelle C-suite, sarà necessaria una collaborazione tra diverse realtà: governi, imprese e investitori, organizzazioni locali e in generale le diverse società.