Scuole disuguali – Gli interventi del PNRR su mense, tempo pieno e palestre

AUTORE

I fondi del PNRR della IV Missione, Istruzione e Ricerca, rappresentano un’occasione unica per contribuire ad abbattere i gravi divari educativi oggi esistenti nel Paese e garantire uguali opportunità a tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti.

Tuttavia, nel rapporto di Save the Children “Scuole disuguali – Gli interventi del PNRR su mense, tempo pieno e palestre”, che analizza la distribuzione provinciale delle risorse e dei programmi, viene illustrato come, al momento, l’obiettivo di riequilibrio sia solo parzialmente raggiunto. Si rileva infatti una forte eterogeneità a livello provinciale – anche tra territori in condizioni di pari svantaggio educativo – circa la distribuzione delle risorse e la realizzazione degli interventi, andando così ad accrescere la povertà educativa, un fenomeno molto diffuso nel nostro Paese, che priva i bambini, le bambine e gli adolescenti delle opportunità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni.

Dalla pubblicazione emerge come la lotta alla povertà educativa, la mensa e il tempo pieno o prolungato rappresentano servizi essenziali per ridurre efficacemente i divari negli apprendimenti e nelle opportunità educative, contrastando la dispersione scolastica.

La mensa rappresenta un servizio scolastico fondamentale per garantire, innanzitutto, il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno. Inoltre, quando inserita a pieno titolo nel percorso educativo, è anche un momento di svago e di socialità che può contribuire a rafforzare le competenze trasversali e relazionali di bambini/e ed adolescenti. La presenza della mensa a scuola, inoltre, consente l’estensione dell’orario scolastico, permettendo agli alunni di usufruire del tempo pieno e svolgere attività culturali, ricreative, sportive, anch’esse utili a combattere la dispersione scolastica e migliorare gli apprendimenti. Infine, l’assenza in molte istituzioni scolastiche di strutture sportive, come le palestre, potrebbe inficiare il successo delle iniziative di promozione dell’educazione sportiva a scuola, soprattutto in territori deprivati dove la scuola diviene unico presidio di offerta di opportunità per la pratica sportiva e l’educazione motoria.

Articoli correlati