Il report annuale di D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) presenta i risultati della rilevazioni dei dati sulle donne accolte dai Centri antiviolenza della rete D.i.Re (112 su 117) fino al 31 dicembre 2023. L’obiettivo di tale pubblicazione è sia verificare le caratteristiche dei centri che ne fanno parte, dei servizi e delle risorse che essi offrono, ma anche raccogliere dati sulle donne accolte, sulle violenze da esse subite e sugli autori di tali violenze.
I dati mostrano che le donne che si rivolgono a un centro antiviolenza D.i.Re presentano caratteristiche consolidate negli anni: quasi la metĂ ha un’etĂ compresa tra i 30 e i 49 anni, solo una donna su quattro è di nazionalitĂ straniera e circa il 30% non ha alcun tipo di lavoro ed è quindi a reddito zero.
Dal report emerge anche che le forme di violenza esercitata sulle donne sono multiple e di varia natura e sono consolidate nel tempo, a conferma della struttura della violenza maschile sulle donne. La più frequente è quella psicologica (82,2%), seguita da quella fisica (56,6%) e poi da quella economica (34,6%). Tra le vittime di violenza soltanto il 28% delle donne accolte dai centri antiviolenza decide di avviare un percorso giudiziario e quindi di denunciare.
I dati che riguardano poi gli autori delle violenze mostrano che nella maggior parte dei casi il maltrattante ha un’etĂ tra i 30 e i 59 anni (45,4%), è prevalentemente italiano (74%), ha un lavoro stabile (46,2%) e in pochissimi casi ha una qualche forma di disagio psichiatrico (5,1%).
Le statistiche relative alla relazione della donna con il maltrattante non lasciano dubbi: nel 74% dei casi la violenza viene esercitata dal partner o dall’ex partner. Se si considerano anche i casi in cui l’autore è un familiare si arriva all’84% dei casi.