Rapporto CONSOB sulla corporate governance delle società quotate italiane

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La Commissione nazionale per le società e la Borsa (CONSOB) ha pubblicato il nono rapporto sulla corporate governance delle società quotate italiane. Il documento pubblicato annualmente fornisce evidenze in merito ad assetti proprietari, organi sociali, assemblee e operazioni con parti correlate, sulla base di dati desunti da segnalazioni statistiche di vigilanza e informazioni pubbliche.

Per quanto riguarda il tema della diversità di genere, nel 2020 si conferma estremamente contenuta la frequenza delle donne ai vertici delle quotate in Borsa. Le donne ricoprono il ruolo di amministratore delegato solo in 15 società, che rappresentato poco più del 2% del valore totale di mercato. 

A fine 2020 la presenza femminile negli organi sociali degli emittenti quotati italiani raggiunge quasi il 39% degli incarichi di amministrazione e di controllo. I dati per gli organi amministrativi segnano il massimo storico e riflettono l’applicazione delle Legge Golfo-Mosca, la cosiddetta Legge sulle “quote rosa”, aggiornata nel 2019 dalla Legge n. 160/2019 che ha previsto livelli di quote più alti, riservando al genere meno rappresentato i due quinti dell’organo per sei rinnovi a partire dal 2020. In applicazione della nuova legge, le 76 società che hanno rinnovato la composizione dell’organo amministrativo nel 2020 mostrano una presenza media di 4 donne, pari al 42,8% del board.

La presenza femminile è in ogni caso solo marginalmente inferiore nelle altre società, non solo in quelle che hanno effettuato l’ultimo rinnovo in applicazione della Legge Golfo-Mosca (nei quali le donne rappresentano circa il 37% del board), ma anche in quelle che in tale occasione non erano tenute ad applicare alcun criterio di riparto di genere (26 imprese, in cui le donne rappresentano il 35% del board) in quanto avevano completato i tre rinnovi previsti dalla Legge Golfo-Mosca.

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