L’indagine “Opinioni e percezioni attorno al mondo STEM“, realizzata dall’Osservatorio D, è il risultato della collaborazione tra Valore D e SWG per comprendere come e quanto le persone conoscono il mondo STEM e tutto ciò che ne consegue.
Lo studio denota che, sebbene il 46% del campione ritiene che il settore dell’informatica e della tecnologia sarà quello in cui ci sarà più bisogno di nuova forza lavoro in futuro, c’è ancora poca consapevolezza riguardo il termine “STEM”. Infatti, solo il 14% conosce bene il significato del termine, con una prevalenza di giovani e laureati, mentre metà del campione non l’ha mai sentito prima e non sa a cosa si riferisce.
Più della metà dei rispondenti pensa che in Italia le opportunità di lavoro in ambito STEM siano nettamente inferiori rispetto all’estero e circa 6 persone su 10 credono che bisogna essere veramente portati per approcciarsi a tali discipline. Permagono anche pregiudizi di genere attorno a questo mondo: nonostante 8 persone su 10 pensano non ci siano differenze tra uomini e donne nello svolgere alcuni ruoli o ricoprire determine figure professionali, gli uomini vengono etichettati come più adatti a ruoli come informatici, programmatori e ingegneri e le donne come insegnanti e per le scienze della vita.
Tra gli attori che potrebbero colmare il divario tra domanda e offerta di competenze tecnico-scientifiche e trovare profili STEM adeguati spiccano scuole, università e aziende. Gli interventi vincenti secondo i rispondenti sarebbero: creare sinergie tra gli attori per progettare percorsi STEM più efficaci, avviare progetti praticaci legati alle STEM mostrando l’impatto sulla vita reale, introdurre corsi di orientamento scolastico sulle professioni STEM.