Durante il 12° Forum Economico Italo-Tedesco sono stati presentati i risultati inediti della ricerca realizzata dalla AHK Italien in collaborazione con Ipsos sull’equità di genere e sull’approccio delle aziende a questi temi nel contesto di interscambio economico italo-tedesco. Tra il 2005 e il 2015, l’Italia e ha registrato il maggior incremento di punteggio nel Gender Equality Index, indice che si basa su più macro-aree, come salute e conoscenza.
Nonostante i progressi, dalla ricerca e dai dati (EIGE, 2015; Eurostat, 2017) emerge che la condizione femminile è ancora una realtà complessa e multiforme in entrambi i paesi. Confrontando i dati con la situazione in Germania, il traguardo di una piena parità di genere sembra essere ancora molto lontano sia per le donne italiane sia per le donne tedesche, anche se quest’ultime sono “sempre un passo avanti tranne che nell’area della conoscenza, cioè l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione”. Secondo la ricerca, altre differenze più evidenti tra i due Paesi, a sfavore dell’Italia, sono nel numero di occupate: in Germania sono il 72%, in Italia il 49%. Per quanto riguarda il tema Gender Pay Gap sembrerebbe che per le italiane non sia una priorità, al contrario delle tedesche che percepiscono questo tema tra i più importanti. Al primo posto, per il 32% delle italiane è più importante il tema delle "molestie sessuali", al secondo posto quello degli "abusi domestici", al terzo quello delle "violenze sessuali". Al quarto posto, per il 26%, emerge il problema della "quantità di lavoro non pagato che le donne devono fare" e solo al sesto posto l’equità salariale.