Women in the Workplace è il più grande studio realizzato negli USA che esplora lo stato delle donne nelle organizzazioni. Quest’anno le informazioni raccolte provengono da 333 organizzazioni che contano più di 12 milioni di dipendenti.
Un board performante è S.M.A.R.T, un acronimo di – Sustainability, Meritocracy, Agility, Responsibility e Technology–che le Alumnae del network InTheBoardroom, programma di formazione executive, e Valore D, in collaborazione con Borsa Italiana e Politecnico di Milano, sintetizzano nei cinque fattori chiave per rispondere alle sfide sanitarie, energetiche, digitali e geopolitiche dell’ultimo periodo.
Il report di Deloitte “Women in the boardroom: a global perspective” è arrivato alla settimana edizione. Il documento include informazioni di 72 paesi sulla diversità di genere nei consigli di amministrazione, oltre ai dati numerici vengono presentati approfondimenti politici, sociali e legislativi.
I progressi sulla parità di genere negli USA stanno restituendo risultati sempre migliori soprattutto per ciò che riguarda i vertici aziendali, a cui le donne accedono sempre più. Nonostante questo però si è riscontrato che i limiti per la crescita delle donne in azienda si manifestano già a partire dalla nomina a ruolo di manager. Sebbene il “glass ceiling” del vertice aziendale continua ad essere un tema importante, adesso il “broken rug” (gradino rotto) nella scalata verso il top management a rappresentare il primo ostacolo da sormontare.
La diversità di un’azienda – a partire dalla composizione del Consiglio di Amministrazione – si può misurare e porta benefici in termini anche finanziari.
I dati del Cerved sulla Legge Golfo-Mosca del 2011: la percentuale di donne nelle società quotate in borsa e le controllate pubbliche.
Due studi inediti sulle imprese familiari ed uno sulle aziende quotate raccontano che la diversità e l’inclusione di genere aggiungono “S.M.A.R.T.ness” alle aziende, quindi valore.
McKinsey & Company ha condotto una ricerca sulle imprese con più alta percentuale di donne nei board aziendali a partire da agosto 2016.