Zurich, ora il 45% del CdA è donna

Nuovo assetto nel gruppo Zurich. L’assemblea dei soci ha rinnovato ieri il board della compagnia e ha eletto tre nuovi membri: Jasmin Staiblin, Michael Halbherr e Barry Stowe. Con l’ingresso di Jasmin Staiblin il numero di donne presenti nel CdA del gruppo assicurativo sale a cinque, insieme a Joan Amble, Catherine Bessant, Dame Alison Carnwath, Monica Mächler, su 11 consiglieri.

Un numero rilevante, considerato che ora il board vede il 45% dei componenti donna. Una condizione di fatto unica nel panorama delle società di servizi finanziari.  Zurich dimostrare di essere un gruppo «fortemente impegnato per la diversità e l’inclusione e per realizzare un posto di lavoro veramente equilibrato in materia di genere a tutti i livelli di carriera».

La compagnia è infatti «convinta che un luogo di lavoro diversificato e inclusivo sia la chiave per guidare l’innovazione, sfruttando appieno il potenziale del personale e offrendo valore sostenibile a tutti i nostri stakeholder». Tanto che Zurich ha avuto recentemente riconoscimenti «da benchmark esterni di organizzazioni come Bloomberg, Forbes, Stonewall e EDGE».

 

 

E in Italia?

Di recente Monica D’Ascenzo sul Sole 24 Ore ha intervistato Amanda Blanc, CEO di Zurich EMEA, che ha sottolineato alcuni dati: con il 50% di donne che compongono la popolazione aziendale e 9 dei 16 ruoli chiave dell’azienda (57%), a diretto riporto dell’amministratore delegato, ricoperti da donne, Zurich è un’azienda nella quale la presenza e la leadership al femminile trovano reale compimento. Il gruppo è attento anche sul fronte retribuzioni e compensi: in Zurich Italia il gender pay gap è inferiore al 5%.

A questo si aggiungono le iniziative in tema di work life balance: oggi è possibile per tutti i 1200 dipendenti lavorare da remoto fino a due volte la settimana, che diventano tre per future o neo mamme. L’utilizzo di questa formula è molto elevato (più dell’80% della popolazione aziendale ha aderito lo smart working).

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