Un welfare aziendale a misura di donna è possibile?

«Sono ben 10 milioni le donne che hanno dovuto rinunciare al lavoro perché fortemente condizionate dagli impegni familiari tra il 2004 e il 2014, secondo l’Istat. Il tema della conciliazione dei tempi di vita-lavoro è divenuto essenziale e il welfare aziendale è uno degli strumenti più importanti che le imprese e i dipendenti possono implementare per offrire una soluzione efficace»

A dirlo è Luca Palermo di Edenred Italia, la società che ha inventato il famoso Ticket Restaurant e varie soluzioni per ottimizzare la gestione delle spese aziendali ed employee benefits e che sta sviluppando un innovativo programma di work-life balance che inlcude addirittura, pensate, un maggiordomo aziendale per i collaboratori.

Proprio l’ultima indagine sulle possibilità di conciliazione vita-lavoro, a cui ha partecipato anche Edenred, ha messo in luce che il 92% delle donne manager sente che i compiti familiari costituiscono ancora un impegno gravoso, il 37% sostiene che sia un impegno molto gravoso e solo l’1% non avverte alcun tipo di fatica nel destreggiarsi fra vita privata e ufficio. L’indagine è pubblicata in Un welfare aziendale per le donne, a cura di F. Di Nardo.

Insomma, sono sempre e comunque le donne quelle su cui ricadono i carichi di cura a casa. La domanda diventa naturale: come può un welfare aziendale sostenere davvero le donne manager e far sì che, da una parte e dall’altra, i pesi non diventino insostenibili?

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