“Spingiamo verso la parità di genere”, la Presidente di Valore D Paola Mascaro in audizione al Senato

Colmare alcune lacune esistenti nell’ordinamento in tema di rappresentanza di genere, per promuovere, in particolare, l’equilibrio di genere negli organi costituzionali, come la Corte Costituzionale e il CSM, nelle autorità indipendenti e negli organi delle società quotate e non quotate controllate dalle pubbliche amministrazioni. Questi sono gli obiettivi del disegno di legge A.S. 1785 su cui è intervenuta la Presidente di Valore D Paola Mascaro oggi in un audizione al Senato.

Pur non occupandosi di istituzioni ma di aziende, Valore D porta la propria esperienza acquisita in oltre dieci anni nel settore privato per contribuire alla costruzione di organizzazioni più inclusive anche nel settore pubblico. Soprattutto vista la situazione emergenziale legata al Covid-19 che ha messo nuovamente in evidenza, amplificandolo, il problema strutturale dell’ineguaglianza di genere e della scarsa presenza delle donne nei luoghi in cui si decide. La matrice della mancanza di partecipazione delle donne al processo decisionale è la stessa, un deficit di democrazia che necessita di essere affrontato con la stessa urgenza del gender gap nel mercato del lavoro e delle aziende.

 

La sfida di entrare nella stanza dei bottoni, in politica e in azienda

Le donne non possono e non devono essere lasciate fuori dal processo decisionale, poiché le competenze femminili sono una delle leve necessarie per affrontare le sfide attuali e future del nostro Paese. In questo senso, il disegno di legge in esame rappresenta un’ulteriore base giuridica “vitale per il nostro ordinamento anche sotto il profilo culturale al fine di promuovere e valorizzare l’inclusione e la diversità, contrastando ogni forma di discriminazione” esordisce Paola Mascaro.

La Presidente di Valore D prosegue mettendo l’accento sull’importanza di prevedere una durata temporale definita delle disposizioni da approvare:

 “così come nel caso della Legge Golfo-Mosca, considero che un intervento come quello previsto dal disegno di legge in esame, che prevede delle quote di genere in alcuni organi istituzionali, debba essere “a tempo determinato” eventualmente prorogabile, perché tali modifiche normative sono esclusivamente volte a innescare e accelerare il cambiamento. Certo, fino a quando il cambiamento non sarà completo, duraturo e intrinseco al DNA degli organi istituzionali, la norma avrà il compito guidare la formazione di una nuova cultura più inclusiva. Quando la valorizzazione del merito e la promozione di parità di condizioni competitive saranno state raggiunte e naturalizzate nella società, le quote non saranno più necessarie”

precisa Mascaro.

 

Intervenire all’origine delle disparità di genere e misurare il progresso della leadership femminile

La Presidente pecifica inoltre la necessità di intervenire sulle origini della disparità di genere:

crediamo che insieme a delle previsioni normative in esame, sia importante interrogarsi sul perché si verificano determinate dinamiche e ipotizzare soluzioni per contrastarle”.

I dati sulla rappresentanza di genere nel CSM, ad esempio, mostrano che il problema non sia tanto l’accesso alla carriera (le donne sono più degli uomini in magistratura e hanno un’età in media più bassa perché vincono il concorso prima degli uomini) bensì il raggiungimento delle cariche apicali e quindi di posizioni di leadership. Questo ci fa quindi pensare che anche in questo caso – così come nell’ambito aziendale – la criticità si annida nella difficoltà delle donne a conciliare i tempi e i carichi della vita privata e del lavoro

 

Paola Mascaro, Presidente Valore D e Chair G20 EMPOWER

 

Di conseguenza, le soluzioni suggerite da Valore D riguardano la promozione di un sistema di policy che, oltre a favorire una equa ripartizione dei compiti nella gestione dei carichi della vita privata tra uomini e donne, preveda l’avvio di pipeline di talenti efficaci, volte ad aumentare la leadership femminile. Misure concrete che fin dal breve periodo determinino sviluppi nella condizione lavorativa e sociale delle donne.

Infine – ricorda Mascaro – “non bisogna dimenticare l’importanza della misurabilità e del monitoraggio dell’effettiva applicazione della legge: “a tal riguardo Valore D ha ideato, creato e messo a disposizione delle istituzioni l’Inclusion Impact Index, uno strumento che permette alle aziende di mappare le proprie politiche di diversità e inclusione e di misurarne l’impatto e che utilizza indicatori basati sugli standard internazionali di sostenibilità ESG, universali e già applicati alle realtà pubbliche. L’Index potrebbe contribuire a mappare e valutare i progressi fatti in termini di diversità e inclusione nelle carriere e negli incarichi all’interno delle istituzioni pubbliche” conclude Mascaro.

 

L’impegno di Valore D con le Istituzioni e il G20 EMPOWER

Il dialogo di Valore D con le Istituzioni, volto a incidere sulle azioni per concretizzare la parità di genere e a sostegno della partecipazione femminile, continua e si consolida: con la Presidenza italiana del G20, la Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha designato Paola Mascaro Chair del G20 EMPOWER.“G20 EMPOWER” è un’iniziativa finalizzata alla promozione dell’empowerment femminile, in particolare nelle posizioni di leadership nel settore privato. Le discussioni che si realizzeranno nel corso del 2021 saranno tutte orientate a identificare, insieme agli altri rappresentanti del mondo privato dei Paesi del G20, soluzioni e policy che accelerino la transizione verso una maggiore inclusione e valorizzazione dei talenti e delle diversità in posizioni di leadership, anche alla luce di best practice aziendali già in essere in alcuni Paesi.

 

Per saperne di più dell’impegno istituzionale di Valore D con il tavolo di lavoro G20 EMPOWER 

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