Congedi parentali: in Spagna stessi diritti per mamme e papà

La Spagna introduce per i neopapà congedi uguali a quelli delle mamme: 16 settimane con il 100% dello stipendio.
 
In Spagna non saranno più le sole madri a doversi fare carico dei neonati, con le inevitabili assenze dal lavoro che condizionano la carriera. Il governo socialista di Pedro Sánchez ha varato un decreto che, in modo progressivo da qui al 2021, porterà i padri ad avere gli stessi diritti e doveri delle madri, equiparando i congedi di paternità a quelli di maternità. Alla nascita di un figlio, i neo genitori avranno entrambi 16 settimane di congedo, di cui 6 obbligatorie, pagate al 100% dello stipendio. Le prime 6 dovranno essere godute subito dopo il parto e in maniera simultanea dai genitori, le successive 10 nell’arco del primo anno di vita del bambino con la possibilità di alternarsi nei permessi.

La misura ha l’obiettivo ambizioso di cambiare la realtà attuale, in cui solo il 2% degli spagnoli, secondo i dati della previdenza sociale, richiede il permesso di paternità, oggi di 5 settimane.

 

Il provvedimento include anche misure per combattere il gap salariale fra uomini e donne. Come un registro dei salari nelle imprese con oltre 50 lavoratori (finora il limite era di 250 impiegati), da comunicare a comitati di fa

bbrica e sindacati. I piani aziendali dovranno includere obbligatoriamente un audit dei salari, misure di corresponsabilità e di prevenzione degli abusi sessuali.

Ed è previsto l’annullamento del licenziamento delle donne in gravidanza anche durante il periodo di prova, o dei lavoratori che rientrano al lavoro dopo i permessi parentali, almeno nei 12 mesi dopo averli goduti.
 

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