Le donne manager aumentano, ma restano poco meno di 1 su 5

La disuguaglianza di genere sul posto di lavoro e ai vertici delle imprese italiane è ancora molto rilevante. Il nuovo Rapporto Donne Manageritalia 2020 mostra che le donne in posizione dirigenziale oggi sono il 18,3% del totale, poco meno di 1 su 5. Eppure la percentuale è cresciuta del 49% dal 2008 al 2019, a fronte di un calo del 10% degli uomini. Una dimostrazione del fatto che vi è in atto una spinta molto forte, anche se c’è ancora molto da fare per rompere il cosiddetto “soffitto di cristallo” per raggiungere la vetta. Tra i quadri, invece, le donne sono al 30%, e aumentano al 37% negli under 35.

 

Il riscatto arriva per le giovani generazioni

Siamo ancora lontani dalla parità, ma la corsa continua: nel 2019, ultimo dato disponibile Inps, le donne in posizione manageriale sono cresciute (erano il 17,6% l’anno precedente), ma rappresentano il 32,3% tra gli under 35 e il 28% tra gli under 40. La crescita è continuata anche nell’ultimo periodo, che ha visto negli anni scorsi i dirigenti riprendere a crescere dopo il calo dovuto alla crisi iniziata nel 2008. Infatti, dal 2008 al 2019 i dirigenti privati sono diminuiti del 3% (-5% a fine 2017), -10% gli uomini e +49% le donne. Anche nell’ultimo anno, dove i dirigenti sono invece tornati a crescere in modo più sostenuto (+1,1% 2019/2018), sono aumentate quasi solo le donne (+5%), a fronte del +0,2% degli uomini.

La crescita delle donne dirigenti è supportata dai numeri dei quadri privati, manager a tutti gli effetti e vero serbatoio per la futura dirigenza. A dicembre 2020, le donne manager nel terziario sono il 22,2% del totale, contro il 19,7% del 2019. “Di fronte al calo delle donne occupate, anche di quelle in posizioni altamente qualificate, la crescita delle donne dirigenti, ancor più nel terziario, è uno spiraglio di luce importante – commenta Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager Manageritalia –. Speriamo che serva a trascinare tutto il mondo del lavoro verso un maggior spazio al merito e quindi alle donne”.

 

Le donne dirigenti sono il 32,3% tra gli under 35 e il 28% tra gli under 40.
Le donne dirigenti sono il 32,3% tra gli under 35 e il 28% tra gli under 40.

 

L’impegno di Valore D per la leadership femminile con G20 EMPOWER

Quest’anno Valore D assume un ruolo centrale nel guidare il progresso e lo sviluppo del talento femminile e potenzia la collaborazione con le Istituzioni. Con la Presidenza italiana del G20, la Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha designato la Presidente di Valore D Paola Mascaro alla guida del G20 EMPOWER, uno dei tavoli tematici approvati dal G20. Per promuovere l’empowerment femminile nelle tre aree strategiche dell’agenda del G20 per il 2021, Persone, Pianeta e Prosperità, il G20 EMPOWER si focalizza sulle seguenti aree di lavoro:

1. KPI e misurazione: fissare obiettivi concreti e misurare i progressi per promuovere la leadership femminile

2. Politiche di assunzione: rimuovere le barriere che limitano l’avanzamento professionale delle donne accelerando su inclusione, diversità ed equità

3. La leadership del futuro: affrontare le lacune nella disponibilità, adozione e attuazione di programmi che promuovono le competenze e le qualifiche necessarie affinché le donne affrontino e guidino le sfide tecnologiche e di sostenibilità del futuro

L’Alleanza ha anche lo scopo di costruire in ogni paese del G20 una rete di “Advocates”, Amministratori Delegati di aziende del settore privato e fondazioni impegnate a promuovere l’avanzamento delle donne che possano supportare il lavoro e gli obiettivi del G20 EMPOWER e condividere tra loro le sfide e le soluzioni identificate tramite questa Alleanza per facilitare il progresso delle donne come leader aziendali.

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