McKinsey: come rafforzare l’inclusione nel lavoro da remoto

Un report McKinsey evidenzia come agire per aiutare i team a costruire nuove abitudini, a rafforzare i legami e a incoraggiare la crescita di culture inclusive che realizzeranno il pieno potenziale di tutti i dipendenti. Il lavoro da casa si è diffuso a livello globale: i cambiamenti nel modo di lavorare introdotti in risposta a COVID-19 hanno fornito alle organizzazioni l’opportunità di rivedere le dinamiche di team. Questo importante cambiamento può, e dovrebbe, servire anche da catalizzatore per incorporare pratiche più inclusive e capacità di leadership più efficaci. Poiché il lavoro a distanza potrebbe diventare permanente per alcuni dipendenti nella “nuova normalità”, le aziende e i team non dovrebbero perdere questa occasione di introdurre nuove e preziose abitudini.

 

Perché l’inclusione conta più che mai

In tempi di crisi, l’attenzione per l’inclusione diventa sempre più cruciale, ma affrontarla non è sempre così semplice. Un ambiente inclusivo non può essere raggiunto solo attraverso sforzi sistemici, come l’identificazione e la gestione di pregiudizi inconsci e conseguenze indesiderate nei processi formali. Un ambiente inclusivo è creato in egual misura dal comportamento degli individui (leader e pari), che fanno dell’inclusione consapevole una pratica quotidiana. Una gestione efficace delle persone richiede un comportamento inclusivo, non da ultimo perché l’inclusione porta a risultati migliori e può sostenere obiettivi aziendali fondamentali.

Le persone stanno comunicando in modi completamente diversi, spesso con una connettività maggiore rispetto a quella che avevano prima della pandemia. Tuttavia, questo ambiente non garantisce una maggiore inclusione sul lavoro. Senza un intervento mirato, le dinamiche non inclusive tra i team rischiano di essere amplificate in un contesto di lavoro da remoto. Ad esempio, l’abitudine di interagire principalmente con i membri già conosciuti della squadra, invece di coltivare nuove relazioni, può essere ancora più difficile da superare.

 

Sette azioni per promuovere l’inclusione nel lavoro a distanza

Come comportarsi nella gestione del team di lavoro da remoto? McKinsey consiglia sette azioni che i leader aziendali possono realizzare per favorire l’inclusione sul posto di lavoro nonostante le difficoltà imposte dal lavoro a distanza:

  1. Dimostrare vulnerabilità ed empatia. I membri del team dovrebbero sentirsi a proprio agio nell’aprirsi, condividere e imparare a sostenere gli altri.i
  2. Riconoscere i bisogni del team e adattare le azioni di conseguenza. Prendersi un momento per chiedere cosa ciascun membro del team potrebbe volere o avere bisogno, invece di supporlo.
  3. Adottare un orientamento all’apprendimento e cercare di comprendere gli stili personali degli altri. Questo esercizio può ampliare la prospettiva di un leader sulla definizione di leadership efficace, sul contributo dei dipendenti e garantire che le persone si sentano viste e ascoltate.
  4. Dare spazio a prospettive diverse e incoraggiare una maggiore partecipazione per migliorare le prestazioni.
  5. Trovare il tempo per il team building a distanza. È importante creare uno spazio per la connessione come sostituto dell’impegno personale ed estemporaneo.
  6. Puntare sul mentoring e sullo sviluppo di tutti i membri del team. Sperimentare nuovi modi per assegnare opportunità e ampliare la cerchia dei potenziali leader.
  7. Incoraggiare i membri del team a stabilire impegni individuali di inclusione. Tutti hanno un ruolo nella creazione di un ambiente di lavoro più inclusivo. I leader dovrebbero rafforzare questa priorità, stabilire responsabilità e sostenere la sperimentazione di nuovi comportamenti.

 

 

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