Su Forbes Italia è apparso un interessante articolo basato sull’esperienza di Everis che, attraverso un’analisi a livello globale, ha selezionato quattro i tra pregiudizi di genere che ostacolano le donne nel raggiungere posizioni di successo. Per gestire i gender bias e migliorare la posizione femminile in ambito lavorativo è necessario conoscere le motivazioni che guidano certi comportamenti e che possono limitare la realizzazione professionale ed essere consapevoli degli ostacoli generati dai bias inconsci.
I gender bias in azienda
Generalmente, per formare un’opinione sulle persone o per prendere decisioni fondamentali siamo condizionati da bias inconsci, che fanno parte dei meccanismi della social cognition. Spesso sono fondati su informazioni distorte e talvolta prive di logica e portano a una mancanza di oggettività nel formulare un giudizio. Questi stereotipi e pregiudizi di genere nascono da una educazione al genere discriminatoria che vede ruoli di genere rigidi e diversi. Anche i media e la pubblicità hanno un ruolo fondamentale nel veicolare un’immagine stereotipata di donna
Nel mondo aziendale, per trarre il massimo profitto dall‘inclusione delle diversità, si dovranno affrontare nuove sfide come la riduzione dei pregiudizi di genere (gender bias), la distorsione cognitiva della valutazione dovuta al pregiudizio. Attraverso un’analisi a livello globale, Everis ha selezionato quattro gender bias comuni nella nostra società, che ostacolano le donne nel raggiungere posizioni di successo.
I più comuni bias diffusi in ambito lavorativo sono:
• Valutazione delle prestazioni e attribuzione delle competenze
È dimostrato che comunemente in ambito lavorativo vengono applicati standard diversi nella valutazione delle persone: mentre gli uomini sono giudicati in base al loro potenziale, le donne vengono valutate in base a quanto già dimostrato coi fatti. Come risultato degli stereotipi, spesso assumiamo che gli uomini dovrebbero avere ruoli di leadership, mentre sottovalutiamo le prestazioni delle donne che per questo devono dimostrare di più per ottenere gli stessi risultati.
• The tightrope
In molti ambienti di lavoro, una persona tende ad assumere in maniera stereotipata qualità “maschili” (assertive, competitive e ambiziose) per avere successo, ma allo stesso tempo ci si aspetta che le donne siano “femminili” (simpatiche, disponibili e modeste). Di conseguenza, le donne devono lottare contro l’apparerire eccessivamente femminili, quindi meno autorevoli, o eccessivamente maschili, quindi percepite come competenti ma non apprezzate.
• Il muro della maternità
La maternità genera lo stereotipo secondo cui le donne dopo i figli diventano meno competenti e perdono interesse sul lavoro, mentre i lavoratori senza figli si presume siano più disponibili e abbiano più tempo libero dei loro coetanei con bambini. Inoltre, le donne che cercano di fare carriera sono giudicate negativamente come madri.
• The gender war
Accade quando il pregiudizio di genere si manifesta nelle donne nei confronti delle donne stesse. L’ambiente richiede alla donna di adattarsi a ruoli femminili per essere accettata, per questo coloro che decidono di adattarsi al comportamento tradizionalmente femminile hanno un’opinione negativa nei confronti di chi non lo fa. Le donne invece che decidono di assumere i comportamenti tradizionalmente maschili manifestano un giudizio negativo nei confronti di coloro che si adattano allo stereotipo di genere femminile.
Nella nostra società non si tiene ancora in considerazione quanto sia forte l’influenza dei gender bias nelle relazioni interpersonali e nella carriera lavorativa, per questo è necessario favorire attività utili a riconoscere questi preconcetti in modo da poterli eliminare.
Questi pregiudizi inconsci limitano le donne nell’aspirazione di rivestire determinati ruoli di leader. Per questo è determinante essere consapevoli della forza di questi meccanismi mentali e riappropriarsi dei propri progetti e desideri professionali. Per gestire i gender bias e migliorare la posizione femminile in ambito lavorativo è necessario conoscere le motivazioni che guidano certi comportamenti e che possono limitare la realizzazione professionale ed essere consapevoli degli ostacoli generati dai bias inconsci.