Nel nuovo esecutivo le donne arrivano al 30%

Quattordici uomini e sette donne nella squadra dei ministri del governo Conte bis, il 30%, la stessa soglia che prevede la legge Golfo-Mosca sulle quote di genere. La parità non è ancora stata raggiunta, ma 7 dicasteri su 21 vanno a una donna – compreso il ministero degli Interni – e di questi 4 sono ministre con portafoglio. Altra novità è il ripristino, dopo anni, del ministero delle Pari Opportunità. Monica D’Ascenzo ha presentato sul Sole 24 Ore le nuove ministre che giurano oggi per il nuovo esecutivo.

 

Ma chi sono le 7 donne nel nuovo governo?

 

Luciana Lamorgese, che è la terza donna ministra dell’Interno nella storia della Repubblica dopo Rosa Russo Iervolino (1998-1999, governo D’Alema) e Annamaria Cancellieri (2011-2013, governo Monti). Una figura tecnica, laureata in giurisprudenza e avvocato, dal 2018 è Consigliere di Stato. Dal luglio 2013 al febbraio 2017 è stata capo di gabinetto proprio del ministero dell’Interno, prima di diventare prefetto di Milano, carica che ha mantenuto fino all’ottobre del 2018.

Nunzia Catalfo del M5S è la nuova ministra del Lavoro. È stata eletta senatrice nel 2013 nella circoscrizione della Sicilia, nel 2018 nel collegio unico di Catania, il 21 giugno 2018 diventa presidente della 11ª commissione permanente Lavoro pubblico e privato, Previdenza sociale del Senato.

Paola De Micheli (Pd) guiderà, poi, il ministero per le Infrastrutture. Eletta nel 2013 alla Camera dei Deputati, è stata vicecapogruppo vicario del Partito Democratico a Montecitorio. Dal 2014 ha ricoperto l’incarico di Sottosegretaria all’Economia del Governo Renzi. A settembre 2017 è stata nominata Commissaria straordinaria per la ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici e, in seguito, Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio.

A Teresa Bellanova va il dicastero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Sindacalista attiva contro il caporalato, è stata dapprima deputata e, attualmente, è senatrice del PD. Nel 2014 ha ricoperto l’incarico di Sottosegretaria al lavoro del Governo Renzi, per passare poi all’incarico di Viceministro allo sviluppo economico, ruolo che ha mantenuto anche durante il Governo Gentiloni.

 

 

Fabiana Dadone, la più giovane della squadra di governo con la data di nascita nel 1984, è la nuova ministra alla Pubblica Amministrazione. Laureata in giurisprudenza e praticante avvocata, è stata eletta deputata con il M5S la prima volta nel 2013.

Paola Pisano (M5S) è la nuova ministra dell’Innovazione tecnologica e digitalizzazione. Torinese, Docente di gestione dell’innovazione presso l’Università degli Studi di Torino, è Assessore all’Innovazione della Giunta Appendino. Vanta una lunga carriera accademica che l’ha portata a ricoprire ruoli quali quello di Direttore del Centro innovazione tecnologica multidisciplinare dell’Università di Torino e quello di Docente di Disruptive Innovation, sempre presso l’ateneo piemontese.

Il ministero per le Pari Opportunità sarà guidato da Elena Bonetti (Pd), con un forte background STEM (ha conseguito il PhD in Matematica),è Professore associato di Analisi matematica presso l’Università di Milano. Tra gli organizzatori della scuola di formazione politica di Matteo Renzi, è stata membro della seconda Segreteria Renzi con la delega ai giovani e alla formazione.

 

Come dimostra anche questa nuova composizione del governo, la parità di genere nella politica ha fatto progressi sensibili, ma restiamo ancora lontani dai principali paesi europei e dallo sfondare quel soffitto di cristallo che ancora rimane in molti campi della società.

Buon lavoro, dunque, a questa nuova squadra di governo e alle ministre.

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