NASA, rimandata la spacewalk tutta al femminile

Houston, abbiamo un problema. Non ci sono tute spaziali della taglia adeguata per mandare insieme fra le stelle le astronaute Anne McClain e Christina Koch: salta così quella che avrebbe dovuto essere una prima assoluta nella storia dell’agenzia spaziale americana, e dai social network è arrivata una pioggia di critiche.

Al posto di Anne ci sarà l’astronauta Nick Hague. Nel comunicato della NASA si afferma che «in parte» la causa è dovuta alla indisponibilità di una tuta taglia media e che l’uso di una taglia grande poteva creare problemi all’astronauta. Sull’ISS – Stazione Spaziale Internazionale c’è solo una tuta taglia media, le altre vanno bene agli uomini.

Dopo le proteste l’ente ha precisato che, la tuta taglia media c’era ma non era stata predisposta per l’uscita. C’è chi sui social si chiede come sia possibile che non ci siano a bordo abbastanza tute adatte alle donne. In realtà le tute spaziali non hanno versioni maschili e femminili, ma consistono in una collezione di parti miste (busto, braccia, gambe, guanti), disponibili in diverse taglie, per garantire la giusta vestibilità per ogni astronauta tutelando la sua sicurezza.

 

 

Per sette ore le due astronaute sarebbero dovute rimanere fuori dal modulo che ospita gli astronauti e a terra, a guidarle, ci sarebbe stata un’altra donna, Kristen Facciol. Il compito è sostituire batterie agli ioni di litio.

Da quando è stata assemblata l’Iss, nel 1998, sono state compiute 214 spacewalk, con squadre di soli uomini o miste. Ma spacewalk al femminile è solo rimandata: la classe 2013 della Nasa, per esempio, è composta da otto persone, di cui la metà sono donne (i candidati in totale erano 6 mila). E su 38 astronauti in servizio attivo, 12 sono donne. La spacewalk al femminile sarà inevitabile.

 

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