Il minor gender pay gap? Nelle città medio-piccole

Quando si parla di «Affari e lavoro», nell’annuale classifica della qualità della vita condotta dal Sole 24 ore, è Bolzano la regina del 2018, con quasi 73 persone occupate su 100 tra i 15 e i 64 anni  mentre tra gli under 29 i disoccupati sono solo 6 su 100. Numeri completamente diversi da quelli di Reggio Calabria, dove il tasso di occupazione arriva al 37,5%, mentre la percentuale di giovani disoccupati è la più alta di tutte le province italiane: 57,5 per cento. Il primato di Bolzano è poi seguito da Ascoli Piceno e Modena.

 

Spostando il focus sulle nuove imprese, e più precisamente sulle start up innovative, le migliori performance si concentrano nel Triveneto: Trieste, Rovigo e Trento, infatti, occupano le prime tre posizioni della classifica.  Tra le realtà più dinamiche spiccano Grosseto e Prato, prima e seconda per numero di imprese registrate in rapporto alla popolazione, seguite da Benevento.

 

Rispetto al 2017, sono sempre tre province di dimensioni medio-piccole (e non le grandi aree metropolitane) a distinguersi per il minor gap retributivo tra uomini e donne: Ancona è la prima, seguita da Agrigento e Vibo Valentia.

Il primato in negativo spetta, invece, a Viterbo, dove le donne sono pagate il 40% in meno rispetto ai colleghi maschi.

 

Nella classifica generale per la qualità della vita 2018, Milano vince per la prima volta.

Tutti i dati e le classifiche interattive sono disponibili qui.

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