Mese dell’educazione finanziaria: quanto ne sappiamo di soldi?

I primi stipendi, l’acquisto di una casa, l’arrivo dei figli e la pensione: tappe che ci costringono a fare i conti con le nostre finanze e imparare a gestirle. Per aiutarci a farlo con consapevolezza il mese di ottobre è dedicato all’educazione finanziaria con il sito quellocheconta.gov.it, dove si possono trovare informazioni, consigli e indicazioni utili per affrontare le questioni finanziarie legate alla vita quotidiana. Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria è guidato da Annamaria Lusardi, docente di economia alla George Washington University, e partecipa anche Magda Bianco, titolare del Servizio tutela dei clienti e antiriciclaggio della Banca d’Italia.

 

 

Tra i Paesi del G7 siamo i meno alfabetizzati sui soldi. L’ultimo Rapporto Consob sulle scelte finanziarie delle famiglie italiane (2018) restituisce dati poco confortanti. Il problema riguarda pensionati, lavoratori, giovani e, soprattutto, donne.  Ad esempio «Meno di un italiano su tre tiene traccia delle sue spese, ma sia le indagini della Consob sia quelle internazionali ci dicono che chi ha questa abitudine riuscirebbe a risparmiare di più» spiega Nadia Linciano, responsabile dell’Ufficio studi economici della Consob.

Eppure ci sono decine di ragioni per cui le donne dovrebbero occuparsi di finanza. «Il gender gap finanziario, prima di coinvolgere le retribuzioni, è nella testa: deriva dalla trasmissione di una visione tradizionale dei ruoli in famiglia. Le stesse studentesse che sbaragliano i ragazzi in tutti i campi del sapere di fronte all’economia vedono barcollare la loro competenza».

 

 

Nella quotidianità, infatti, le donne non sono affatto digiune di gestione finanziaria. La maggior parte prende decisioni su questioni come le spese quotidiane o l’amministrazione del budget familiare. Però, quando si tratta di intervenire sull’acquisto di una casa o su un investimento, spesso si tirano indietro, non tanto perché ne sappiano meno degli uomini, ma perché è maggiore la consapevolezza di non saperne abbastanza. Sono quindi più caute, spesso spaventate e convinte di non essere all’altezza.

Ma le italiane sono veramente in grado di gestire il denaro? «Sì, e lo confermano i dati: più del 60% riesce a rispettare quasi sempre il tetto di budget che si è prefissata contro poco più del 40% degli uomini. Non solo. Si indebitano meno del genere maschile (in questo caso la differenza è di poco più del 10%) e quando si tratta di decidere su come investire, tendono ad affidarsi ai consigli di un professionista. Nonostante le ottime performance, però, solo il 25% delle italiane prende decisioni finanziarie in famiglia».

 

 

 

Per approfondire l’argomento e scaricare la guida Educazione finanziaria per le donne a cura di Donna Moderna

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