L’Italia è 82esima su 144 paesi in quanto a gender gap

Il World Economic Forum (Wef) ogni anno prende in esame 144 paesi e li inserisce nel Global Gender Gap Report: una classifica, dalla peggiore alla migliore, delle realtà che performano meglio in quanto a parità salariale di genere.

Nel 2015 l’Italia era stata posizionata al 41esimo posto in quanto a gender gap: male ma non malissimo, insomma. Nel 2016 era al 50esimo. Speravamo tutti di non scendere al di sotto di questa posizione, e invece è successo: il nostro Paese ha perso ben 32 posizioni, ritrovandosi, nel Report relativo all’anno 2017, all’82esimo posto. Il gap delle possibilità che uomini e donne hanno continua ad espandersi e, anzi, peggiora vertiginosamente da un anno all’altro. Tanto che, per colmare il divario, se le cose non cambiano immediatamente, ci vorranno 217 anni.

Cosa dovrebbe cambiare? Innanzitutto la quota di lavoro non pagato, che raggiunge il 61,5% per le donne contro il 22,9% per gli uomini. Il Wef sottolinea poi che la situazione è molto critica sul versante salute e sopravvivenza e su quello relativo all’istruzione. Oggi ci sono più bambine che bambini che non vanno a scuola e l’utilizzo di Internet è più che altro appannaggio del mondo maschile, tanto che siamo volati dal 27esimo posto del 2006 al 60esimo nel 2017.

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