L’eredità delle donne a Firenze per celebrare il patrimonio femminile

Il festival “L’eredità delle donne”, a Firenze dal 21 al 23 settembre, non ha un titolo casuale. Organizzato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, è infatti nato, per la prima volta quest’anno, con l’obiettivo di parlare di empowerment femminile e ricordare le donne che hanno lasciato (e continuano a lasciare) un’impronta importante nel patrimonio culturale italiano: scrittrici, filosofe, attrici, scienziate. Come Franca Valeri, Donna Elena di Palazzo Corsini e Suor Plautilla Nelli, come Marina Abramović e come Lina Wertmüller, regista e regina della commedia sociale italiana. E poi le artiste fiorentine tra 1900 e 1950,le protagoniste dell’industria culturale e delle medicina.

La direzione artistica del festival è a cura di Serena Dandini, che per l’occasione ha organizzato tre serate teatrali fra cui un talk show sulle donne multi-tasking e i loro talenti – dalla cura per la famiglia, all’umorismo, alle scoperte scientifiche e architettoniche.

Sabato sera, al Cinema Odeon, i giornalisti e scrittori Lucia Goracci, Adriano Sofri, Annamaria Testa, Igiaba Scego, Rula Jebreal e Tiziana Ferrario parleranno di come le donne vengono rappresentate nei media di oggi e di come descriverle, comunicarle, mostrarle in modo corretto – perché proprio il linguaggio, tante volte, è la fonte principale di atteggiamenti sessisti.

Il progetto è patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dal Comune di Firenze e dall’Estate Fiorentina, con la partnership di Gucci, con il contributo di Poste Italiane, Banca CR Firenze del Gruppo Intesa San Paolo, Pitti Immagine e “Tuscany, la bellezza della carta”, un marchio di Cartiere Carrara, in collaborazione con Publiacqua SpA, con la sponsorship tecnica di Unicoop Firenze, in gemellaggio con HF Ile-de-France e con l’Associazione MèMO, con la media partnership di RAI Radio 2 e di Fenysia – Scuola dei linguaggi della cultura.

L’accesso a tutte le iniziative è gratuito fino ad esaurimento posti. Che bella iniziativa!

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