La diversity in azienda secondo Pixar

Non è mai abbastanza semplice integrarsi in un nuovo ambiente di lavoro, riuscire a entrare in sintonia coi colleghi, farsi ascoltare e magari stimare da loro. Il rischio, a volte, è quello di sentirsi estranei, isolati, a maggior ragione se sei una donna.

Le differenze di genere incidono sulla vita lavorativa, dalla retribuzione fino alle mansioni assegnate, ma per fortuna oggi di diversity si parla molto più di prima. E sul tema è intervenuta anche la Pixar, nota società produttrice di cartoon, che in Purl (che significa il punto di “rovescio” nell’uncinetto), un corto realizzato all’interno del progetto SparkShorts, descrive chiaramente la situazione di chi è “diverso” in un ambiente di lavoro.

L’aspetto interessante è che Purl è sì un personaggio “femminile” ma poiché la diversity non riguarda solo la differenza di genere bensì anche l’orientamento sessuale e religioso, l’etnia o l’origine e la disabilità, gli autori l’hanno rappresentata come un gomitolo, costretto a trasformarsi e omologarsi per essere ascoltato e considerato dai colleghi maschi, bianchi.

Potete guardarlo qui di seguito:

Purl affronta il suo primo giorno di lavoro in un ambiente esclusivamente maschile in cui i colleghi sono visibilmente in difficoltà, infastiditi, dal suo essere diversa. Decide così di modificare il proprio aspetto, omologandosi, per farsi apprezzare di più, almeno fino all’arrivo di un nuovo gomitolo che le farà vedere le cose sotto una prospettiva diversa.

Un’occasione in più per riflettere sulla questione della diversità di genere e sulla presenza di donne nei vari ruoli, più o meno di vertice, nel mondo del lavoro.

In Italia lo scenario è quasi sconfortante: secondo i dati 2017 del World Economic Forum, in una classifica di 144 Paesi l’Italia è 90esima per livello di impiego femminile e al 103esimo per disparità di salario. Il 61,5% delle donne svolge quotidianamente un lavoro non pagato, tra gli uomini il dato scende al 22,9%.

 

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