Intelligenza artificiale e lavori del futuro: siamo preparati?

Se ne parla molto ma pochi sanno darne una definizione precisa: si tratta dell’intelligenza artificiale, AI, ossia quell’insieme di sistemi caratterizzati dalla capacità di risolvere problemi e svolgere azioni tipici delle specie umana. Una disciplina che, grazie a una serie di algoritmi, avvicina le macchine all’uomo, inclusa la capacità di imparare dai propri errori, di apprendere attraverso l’insegnamento, di crescere e di migliorare.

Francesca Devescovi, responsabile Formazione Sviluppo & Welfare in Valore D, racconta quali prospettive si aprono nel mondo delle professioni grazie all’intelligenza artificiale.

 

Quando parliamo di “professioni del futuro”, in che modo il campo dell’intelligenza artificiale ne fa parte?

Di solito si tende a credere che l’intelligenza artificiale possa rimpiazzare alcune professioni, questo potrebbe esser vero solo per alcuni lavori, ma in realtà il potere dell’intelligenza artificiale è quello di aumentare le capacità umane. I lavori che saranno automatizzati sono quelli a basso valore aggiunto. Sarà compito invece di uomini e donne risolvere problemi complessi con creatività. Tutte le professioni subiranno dei cambiamenti per la trasformazione che la quarta rivoluzione industriale sta portando. Il Word Economic Forum ha mappato la trasformazione di molti ruoli ed e interessante vedere come possono evolvere i nostri ruoli attuali.

 

Le donne possono trovare spazi e opportunità in un settore come quello dell’AI?

L’AI riflette una più ampia mancanza di diversità nel settore tecnologico. Nelle principali aziende tecnologiche, le donne ricoprono il 20% o meno dei ruoli di ingegneria e informatica, ma sono tanti i progetti per rendere l’industria tecnologica un luogo più accogliente per le donne, a partire dall’orientamento alle materie STEM per le ragazze. In tutti i settori dovrebbe esserci un equilibrio di genere e di altre diversità per garantire innovazione e performance migliori. Valore D è impegnata a promuovere per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostre Paese. Sappiamo bene che tali fattori, se valorizzati, producono innovazione, competitività e quindi crescita. Per quanto raggiungere questi risultati sia un percorso ricco di sfide, il nostro obiettivo è fornire alle imprese strumenti efficaci e confronto interaziendale e con le istituzioni.

 

Cosa significa lavorare nell’AI?

L’intelligenza artificiale ci circonda senza che ce ne rendiamo conto. Ma i settori i cui questa tecnologia sarà applicata sono destinati ad aumentare esponenzialmente. Nel futuro, chi lavorerà nelle compagnie di assicurazione, nel ramo dell’e-commerce, nel fitness ma anche nel campo dei videogiochi, delle risorse umane e bancario, sarà probabilmente interessato da questa rivoluzione.

Chi si immette nel mondo del lavoro può iniziare a formarsi in questo senso e chi è già attivo dovrebbe iniziare ad acquisire le prime nozioni, per farsi un’idea di quello che probabilmente lo riguarderà nel giro di meno di una decina d’anni.

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