Il Senato approva misure straordinarie a sostegno del lavoro femminile

Settanta fra senatori e senatrici hanno votato un documento che vede come prima firmataria Donatella Conzatti, insieme alle onorevoli Valeria Fedeli e Emma Bonino, a favore delle donne lavoratrici. Il testo chiede al governo di predisporre un piano straordinario di misure finalizzato al sostegno e all’incentivazione del lavoro femminile.

 

Un piano per superare il gender gap in ogni ambito

Il testo chiede “strumenti di programmazione concreti per la riorganizzazione del sistema scolastico e di ogni servizio alla famiglia; il riordino e il potenziamento degli incentivi, anche selettivi, per sostenere l’ingresso o il rientro delle donne nel mondo del lavoro; la definizione di misure a favore delle famiglie con persone con disabilità o con anziani non autosufficienti”.

Si aggiunge inoltre un incremento del fondo per le politiche della famiglia per il potenziamento dei centri estivi diurni per i bambini e i ragazzi fino a 14 anni; l’incremento del bonus baby sitting per l’assistenza e la sorveglianza dei figli minori fino a 14 anni di età, indipendentemente dall’attività lavorativa svolta dal genitore con la possibilità che sia utilizzato anche per l’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia e ai servizi socio-educativi territoriali.

Il testo presentato chiede un intervento di modifica della normativa sullo smart working, “soprattutto rispetto al diritto di disconnessione e in modo che siano le lavoratrici a scegliere l’organizzazione dei tempi del loro lavoro, prevedendo comunque anche per loro il bonus baby sitting e introducendo misure ancora più stringenti rispetto a quelle previste per contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco, anche istituendo un apposito numero telefonico a tal fine dedicato”.

 

Richiesti congedi parentali paritari

Fra le richieste, un prolungamento dei congedi parentali ulteriore rispetto a quanto previsto dal decreto-legge Cura Italia, incrementandone il valore, “rendendoli paritari e fruibili obbligatoriamente da entrambi i genitori indipendentemente dall’attività lavorativa svolta, con particolare riferimento ai genitori con figli minori di 12 anni e a prescindere dalla sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole”.A questo si aggiunga la tutela del caregiver familiare, spesso rivestita dalle donne, attraverso il riconoscimento del suo valore per la società prevedendo “un sistema di premialità fiscale per consentire la totale deduzione delle spese sostenute per il lavoro di cura”.

 

 

Su quali sono i passaggi attesi ora che la mozione è stata approvata, risponde al Sole 24 Ore la prima firmataria del documento, Donatella Conzatti: “La prima cosa è che ci aspettiamo una risposta da tutto il Governo, perché questa è una mozione esprime un cambio di mentalità e di approccio a tutto il Governo e tutti i Ministeri; è trasversale. Poi – aggiunge – ci aspettiamo che diano risposte molto concrete” alle richieste “molto puntuali e su vari settori” che sono state avanzate, senza penalizzazioni reddituali o di carriera.

 

Il dibattito di ieri e di oggi si è svolto quasi esclusivamente tra senatrici, dunque “la sfida adesso è coinvolgere il maschile” afferma Conzatti al Sole 24 Ore. Anche perché, come rimarca in una dichiarazione, quando si parla di questi temi “le donne occupate in Italia sono ancora una su due e se l’occupazione femminile fosse piena, se riuscissimo a portare a lavoro due milioni di donne, il Pil aumenterebbe di un punto”.

 

 

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