USA, primo parlamento a maggioranza femminile in Nevada

Un grande primato per il Nevada: grazie alle candidate democratiche Rochelle Thuy Nguyen e Beatrice Angela Duran, elette in due seggi nel distretto di Las Vegas con le elezioni di novembre, le donne ora occupano ora 32 poltrone su 63 nei due rami del Parlamento, pari al 51%. Il predominio per ora è alla Camera (24 sui 42 seggi), mentre al Senato hanno occupato solo 9 dei 21 posti.

Ma se il Nevada è il primo Paese degli Stati Uniti ad avere una maggioranza di donne in Parlamento, ci sono anche altri casi nel mondo. Ruanda, Cuba e Bolivia possono vantare il primato di rappresentanza femminile nel potere politico. Secondo i dati dell’Unione Interparlamentare mondiale si scopre, infatti, che lo Stato che conta più donne nel suo Parlamento è proprio il Ruanda con il 61,3%. E al Senato gli uomini sono meno della metà. Il secondo Paese per rappresentanza femminile, Cuba, ha il 53,2% dei suoi rappresentanti donna, mentre la Bolivia 53,1%. Nel nostro continente va peggio. I Paesi scandinavi che, in quanto a pari opportunità e politiche di genere sono sempre ai primi posti, si collocano al quinto posto solo grazie alla Svezia.

 

Percentuale di seggi occupati da donne nei parlamenti nazionali (%)
Percentuale di seggi occupati da donne nei parlamenti nazionali

 

E l’Italia?

Non se la cava benissimo, visto che è solo al ventottesimo posto nel mondo. Inoltre, stando all’indagine di Openpolis, nel presente esecutivo si sono fatti passi indietro. Sono solo undici le donne nell’esecutivo e, considerando anche sottosegretari e ministri, la squadra vanta soltanto il 17,19% di presenza femminile. Ma negli ultimi anni qualcosa è cambiato, e grazie alla legge Golfo-Mosca, quote di lista o doppia preferenza di genere, la distanza con gli uomini si è accorciata.

La doccia fredda arriva, però, dal World Economic Forum col il rapporto Global Gender Gap, di cui vi abbiamo parlato qui, per cui si stima che ci vorranno circa 108 anni per colmare completamente le differenze nelle opportunità politiche e lavorative tra uomini e donne, compresa la retribuzione.

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