Secondo il CEO di Gucci il volontariato aiuta a lavorare meglio, quindi bisogna incoraggiare i dipendenti a farlo. Su Il Sole 24 Ore Marco Bizzarri, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha spiegato le nuove iniziative lanciate con Gucci Changemakers: 1% delle ore di lavoro potranno essere dedicate al volontariato, e saranno retribuite.
Da un paio di anni Gucci vive un momento magico dal punto di vista delle vendite, ma anche dell’immagine internazionale del brand, continuamente in grado di rinnovarsi e rilanciarsi. Secondo Marco Bizzarri, questo successo è dovuto al circolo virtuoso creato all’interno dell’azienda: “facciamo tutto ciò che è in nostro potere per migliorare la qualità della vita di chi lavora in Gucci“. Si tratta di un elemento “importante quanto l’efficienza dei progetti produttivi, la distribuzione, il retail e la libertà di cui deve godere l’ufficio stile”.
Come ha spiegato a Il Sole 24 Ore il manager, l’azienda cerca costantemente di migliorarsi sul fronte delle pari opportunità, del rispetto delle minoranze, della gestione dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. A queste iniziative ora si aggiunge Gucci Changemakers, programma che metterà a disposizione degli oltre 17mila dipendenti del gruppo l’1% del tempo lavorativo per attività di volontariato a favore dell’associazione da loro preferita, purché ricada in una di queste quattro categorie: parità di genere, rifugiati e povertà, educazione, ambiente. Nel concreto si tratta di 2-4 giorni lavorativi retribuiti all’anno, a seconda del tipo di contratto.
“Sono intimamente convinto che il successo di un’azienda, di qualunque dimensione o settore, può durare solo se le persone sono contente di iniziare le loro giornate lavorative, da casa o da remoto grazie alle varie forme di smartworking” sottolinea Bizzarri, che ha spiegato come “attraverso Gucci Changemakers vogliamo che i dipendenti possano diventare parte attiva non solo nel business, ma anche nel sociale, nelle loro comunità”. Ad oggi esiste una piattaforma interna dedicata al volontariato di impresa dove sono presenti oltre 250 attività a cui i dipendenti possono iscriversi nelle loro città. Nei prossimi mesi sarà estesa a tutte le regioni fino a raggiungere la totalità dei dipendenti.