Goldman Sachs non quoterà più società senza donne nei CdA

Dal primo luglio 2020, Goldman Sachs non seguirà il processo di quotazione di una società in Europa e negli Stati Uniti se nel consiglio di amministrazione non ci sarà attenzione alla diversità, con particolare riferimento a quella di genere. Ovvero, se nel board non siederà almeno una donna, la banca Usa non si occuperà dell’Ipo.

In un’intervista rilasciata ieri, a margine degli eventi in corso a Davos per il World Economic Forum (Wef), il CEO di Goldman Sachs, David Solomon, ha annunciato che la banca d’affari non lavorerà sulle Ipo di società che non abbiano almeno un consigliere di amministrazione donna. «Penso che dal punto di vista della governance, la diversity nei Consigli di Amministrazione sia una questione molto, molto importante – ha detto il CEO ai microfoni della Cnbc –. Nel CdA di Goldman ci sono quattro donne su 11 (consiglieri), una direttrice nera, e apprezzo molto le diverse prospettive che mi vengono offerte e che mi aiutano a gestire l’azienda».

Il manager ha poi fatto un raffronto tra le Ipo gestite negli ultimi quattro anni e le performance, sottolineando come negli Usa, le Ipo di società con donne nel CdA hanno avuto risultati «significativamente migliori». Per questo motivo annuncia che «a partire dal 1° luglio negli Stati Uniti e in Europa, non quoteremo una società a meno che non ci sia almeno un candidato che assicura diversity al consiglio di amministrazione, con un focus sulle donne. E nel 2021 ne richiederemo due».

Goldman non è l’unica banca a concentrarsi sulla diversità dei Consigli di Amministrazione, State Street Global Advisors ha lanciato la campagna “Fearless Girl” nel marzo 2017 per incoraggiare un maggior numero di aziende pubbliche a nominare donne nei consigli di amministrazione. La statua della “Fearless Girl” è passata dalla scultura Charging Bull di Wall Street a quella di fronte alla Borsa di New York nel dicembre 2018. L’attenzione continua può portare altre banche a spingere per la diversità dei consigli di amministrazione per motivi etici ed economici.

“Potremo perdere un po’ di affari, ma a lungo termine questo, credo, è il miglior consiglio che possiamo dare alle aziende che vogliono portare i rendimenti premium per i loro azionisti nel tempo” ha dichiarato Solomon.

Articoli correlati