Italia al quinto posto nel mondo per donne nei CdA

La ricerca The CS Gender 3000 in 2019 di Credit Suisse riportata da Lucilla Incorvati sul Sole 24 Ore rivela che la presenza delle donne nei CdA in 10 anni è aumentata globalmente del 50%, in Italia è al 33,1%. Ci si attesta così al quinto posto.

 

L’edizione 2019 del rapporto “CS Gender 3000” analizza il legame tra la diversità di genere e le prestazioni aziendali e la loro evoluzione nel tempo. L’analisi sulla presenza di donne nei CdA e al ruolo delle donne in posizioni dirigenziali ha coinvolto 3000 aziende in 56 Paesi. Tra i Paesi con la maggiore rappresentanza di donne figurano quelli in cui si implementano quote di genere o provvedimenti simili, come la Norvegia, la Francia, la Svezia e l’Italia, in cui si rende chiaro l’impatto ottenuto grazie all’applicazione della legge Golfo-Mosca: nel 2010, prima dell’entrata in vigore della legge, le donne rappresentavano solo il 6% dei componenti dei Consigli di Amministrazione delle società quotate – uno dei tre peggiori dati di tutti i Paesi membri dell’Unione Europea.

 

La quota di donne in posizioni manageriali più alta è negli Stati Uniti e nella regione Asia Pacifico rispetto all’Europa. L’Italia con una presenza poco superiore al 33% si posiziona al 5° posto a livello mondiale. In Europa sono stati compiuti i maggiori sforzi a livello governativo per migliorare la situazione della diversità di genere nei consigli. La percentuale di donne nei CdA su scala globale è pari al 20,6%: una quota quasi doppia rispetto all’inizio del decennio e del 15,3% superiore al dato rilevato nel 2016.

 

Fonte: Credit Suisse Research “The CS Gender 3000 in 2019”

 

Arrivare al vertice, solo il 5% di donne è CEO

Le posizioni occupate dalle donne sono ancora escluse dai vertici operativi e decisionali. Più lenta, infatti, è la scalata al vertice, appena il 5% delle aziende esaminate nel CS Gender 3000 ha CEO donne e meno del 15% CFO donne. Con un livello di rappresentanza femminile del 50% nei CdA si riscontra una quota di donne nel management di quasi il 30%. Nonostante l’implementazione di quote di genere e di politiche correlate, la rappresentanza femminile nei CdA dei Paesi europei non si riflette in un’eccezionale quota femminile a livello di management, come dimostrano i dati su CEOe CFO.

 

Perfomance aziendali e diversity

I trend sulla diversity sono però significativi per gli azionisti. Sono state rilevate forti correlazioni tra diversità nei CdA e outperformance azionarie, insieme a livelli più elevati di redditività quando le aziende sono valutate su base comparativa. I rendimenti evidenziano anche una minore volatilità nel tempo per le società che hanno una maggiore percentuale di senior manager donne, questi sono i tratti delle società di qualità maggiore e più diversificate.

 


 

Donne di talento nei Consigli di Amministrazione: Valore D presenta InTheBoardroom

Prima ancora dell’entrata in vigore della legge Golfo-Mosca, sulle quote di genere nelle aziende quotate, Valore D insieme ai partner del progetto Egon Zehnder, General Electric e Linklaters e London Stock Exchange Group ha lanciato il percorso formativo executive InTheBoardroom con l’obiettivo di promuovere e inserire nei CdA donne preparate e di talento, coinvolgendo direttamente le aziende e stimolandole a individuare al proprio interno potenziali candidate. Oggi il network di InTheBoardroom è composto da 338 donne ed è appena iniziata l’ottava edizione del corso, che verte su competenze di trasformazione tecnologica e digitale, tecnico-legali e di leadership.

Per saperne di più consulta il sito InTheBoardroom.

 

 

Per consultare il Rapporto “The CS Gender 3000 in 2019” di Credit Suisse

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