Donne e ragazze nella scienza: oggi è la giornata mondiale

L’11 febbraio si celebra la giornata mondiale delle donne che hanno dedicato la loro carriera alla scienza, una giornata per lottare contro pregiudizi e stereotipi.

 

Solo il 30% delle ragazze sceglie materie Stem

Il pregiudizio contro le abilità scientifiche delle donne è così radicato e il loro accesso alla comunità scientifica così ostacolato, che l’Onu si è sentita in dovere di dedicare una giornata, l’11 febbraio, in tutto il mondo, alle donne e alle ragazze nella scienza. Attualmente, spiega l‘Unesco in un rapporto del 2018 che il 72% degli scienziati del mondo è uomo (64% in Italia). La percentuale arriva al 97% nell’informatica. In tutto il mondo, soltanto il 28% di ricercatori è di sesso femminile. Nel biennio 2014-2016, soltanto il 30% delle studentesse universitarie ha scelto materie Stem, ossia scientifiche (dati Unesco).

 

“Le competenze scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche guidano l’innovazione e sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.  Le donne e le ragazze sono vitali in tutti questi settori.
Gli stereotipi di genere, la mancanza di modelli di ruolo visibili e politiche e ambienti poco favorevoli o addirittura ostili possono impedire loro di perseguire queste carriere.
Il mondo non può permettersi di perdere il contributo di metà della nostra popolazione. Abbiamo bisogno di sforzi concertati per superare questi ostacoli. E dobbiamo fare di più per cambiare la cultura del luogo di lavoro in modo che le ragazze che sognano di essere scienziati, ingegneri e matematici possano avere una carriera soddisfacente in questi campi.  Facciamo in modo che ogni ragazza, ovunque, abbia l’opportunità di realizzare i suoi sogni, crescere nel suo potere e contribuire ad un futuro sostenibile per tutti”.

(António Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite)

 

 

Rompere il soffitto di cristallo

Lo scopo di iniziative come questa è incrementare il numero di ragazze che studiano materie scientifiche e combattere gli abbandoni durante il percorso di studio, per arrivare ad avere più donne nei laboratori, nelle università, negli istituti di ricerca e, più in generale, aumentare la percentuale di donne in posizione di prestigio anche nel settore scientifico. Oltre a riequilibrare una situazione di evidente e ingiustificata disparità, che vede le donne gravemente sotto rappresentate nei ranghi più alti delle industrie e dell’università, una maggiore presenza femminile innescherebbe un circolo virtuoso perché fornirebbe degli utilissimi modelli alle ragazze, contribuendo ad aiutarle nella scelta della loro futura carriera.

 

Una ragione in più per celebrare la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza e di chi si impegna nella sensibilizzazione per far sì che anche tra i talenti femminili cresca l’interesse per quei settori che racchiudono la maggior parte dei lavori del futuro: il tema quest’anno è “investire nelle donne e nelle ragazze nella scienza per una crescita ecologica inclusiva”.

 

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