Donna Francesca Sanna Sulis: una delle prime sostenitrici dell’empowerment femminile

L’11 giugno 1716 nasceva, in un piccolo paesino nel sud della Sardegna, l’antesignana della moda confortevole e chic, Donna Francesca Sanna Sulis.

Figlia di ricchi possidenti di aziende agricole e allevamenti di bestiame, la stilista sarda è sconosciuta ai più, nonostante sia stata una delle prime a sfidare gli stereotipi di genere. Sfidò con coraggio e determinazione le convenzioni dell’epoca, rifiutandosi di far soffrire le donne con abiti pesanti, rigidi e “dolorosi” e ideando meravigliosi, comodi, abiti di seta di gelso.

La sua seta, che aveva imparato a lavorare supervisionando le coltivazioni di gelsi, il   principale nutrimento dei bachi, gli animali allevati per produrre il filato, valicò il mare di Sardegna e viaggiò per vestire dame e principesse di casa Savoia, nonché la zarina Caterina di Russia che, nel ritratto del 1780 conservato all’Ermitage di San Pietroburgo, indossa una sua creazione.

Novella designer, Donna Francesca Sanna Sulis, crea vestiti in seta di gelso, leggeri, eleganti, comodi che rivoluzionano il settore della moda dell’epoca. Imprenditrice, stilista, benefattrice, Donna Francesca Sanna Sulis trasforma la tenuta in un sito di produzione estremamente all’avanguardia per l’epoca, investendo in telai moderni.

Oltre ad essere una pioniera della moda confortevole e chic, Donna Francesca Sanna Sulis è stata una delle prime sostenitrici dell’empowerment femminile.

Responsabilizza le donne della comunità impiegate in azienda. Crea una scuola professionale permette a centinaia di loro di lavorare e crearsi un propria indipendenza, imparando le arti della filatura, della tessitura, della sartoria e persino della botanica. Dopo aver completato i corsi, le alunne ricevevano un telaio gratuito, oltre a un lauto stipendio.

Oggi i suoi abiti storici sono esposti in mostra al Museo Donna Francesca Sanna Sulis di Muravera (Cagliari) e al Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, dov’è custodito il celebre ritratto di Caterina la Grande, sua prima fan.

Anche Google le ha dedicato un doodle!

 

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