La parola barriera porta a pensare immediatamente a qualcosa che ostacola il normale comportamento dell’individuo, specie se si considerano gli ostacoli architettonici. Quando questi intralci non sono evidenti all’occhio umano ci si trova davanti a delle cosiddette barriere invisibili che rendono meno inclusivo il contesto sociale e lavorativo.
Che cosa sono le barriere invisibili?
Chiedersi che cosa sono le barriere invisibili potrebbe apparire abbastanza strano, ma è necessario tenere a mente che le barriere invisibili non sono meno insidiose di quelle tangibili, anzi.
Le barriere invisibili sono presenti nelle culture, nelle menti delle persone e nelle organizzazioni, con pregiudizi e pratiche discriminatorie che possono rendere un ambiente ostile per chiunque cerchi di integrarsi e che non rientra in quella che per la società viene considerata la “norma”, concetto che, come sappiamo, è decisamente ampio e soggettivo. Una barriera invisibile è evidente, per esempio, quando si pensa erroneamente che una donna non possa (o non debba) eseguire un lavoro in un determinato settore solo per la sua appartenenza al genere femminile. Le barriere invisibili sono anche quelle che si generano dal pregiudizio che una persona non possa compiere un determinato lavoro, magari innovativo, per la sua appartenenza a una generazione considerata stereotipicamente poco digitale. Un altro esempio è quando le persone con disabilità non vengono considerate per ruoli all’interno dell’azienda o, altresì, vengono inserite solo per adeguare l’azienda alla percentuale normativa di inserimento, senza considerare la reale potenzialità delle persone coinvolte.
La diffusione di una cultura della valorizzazione personale all’interno delle aziende è importante proprio per evitare di incorrere in queste barriere invisibili. La creazione di un ambiente nel quale chiunque può trovarsi a proprio agio è importante per poter vivere con serenità la propria vita lavorativa e relazionale.
Barriere invisibili e intersezionalità
Le barriere invisibili sono dunque ostacoli nascosti che spesso limitano le opportunità di individui appartenenti a gruppi minoritari. L’intersezionalità ci aiuta a comprendere come diversi fattori di diversità – come genere, etnia, cultura, orientamento sessuale, disabilità, età – si intersecano, creando esperienze uniche di discriminazione. Ad esempio, una donna può affrontare barriere legate al suo genere in un contesto lavorativo dominato da uomini. Se questa donna appartiene anche a una minoranza etnico-culturale, le sue sfide potrebbero essere amplificate da pregiudizi legati alla sua origine. Se ha una disabilità, le barriere invisibili possono diventare ancora più complesse, influenzando non solo la sua carriera ma anche l’accesso a spazi o risorse adeguate. L’intersezionalità dimostra quindi che le diversità si sommano, aumentando le difficoltà nell’ottenere pari opportunità.
Come evitare le barriere invisibili?
Per eliminare definitivamente le barriere invisibili della nostra società è fondamentale mettere in atto un cambiamento culturale profondo, riflettendo sul proprio comportamento e su come esso possa influenzare l’inclusione di un’altra persona. Ogni persona è diversa e si rapporta in modo differente a seconda di chi ha di fronte a sé: comprendere queste dinamiche è il primo passo per accorgersi delle possibili barriere invisibili e capire come eliminarle.
È importante sensibilizzare ogni persona sulla tematica dell’inclusività, promuovendo anche all’interno dei contesti lavorativi l’idea di confronto tra individui ed organizzazioni con lo scopo di supportare i bisogni delle persone, favorire lo scambio e il benessere. All’interno delle realtà aziendali, è necessario veicolare l’attenzione di chiunque su politiche aziendali inclusive: sensibilizzazione e cambio culturale devono essere due pietre miliari per l’abbattimento completo delle barriere invisibili. È altrettanto fondamentale incitare le persone all’utilizzo di un linguaggio più inclusivo, così da conoscere e implementare la miglior forma di comunicazione. L’inclusività e l’accessibilità sono un diritto per chiunque ed è importante che le aziende si impegnino per rendere l’ambiente lavorativo sempre più equo.
L’eliminazione dei pregiudizi per una società più inclusiva
È importante riconoscere l’esistenza delle barriere invisibili per cercare di intervenire nel modo migliore. I pregiudizi e gli stereotipi che spesso emergono anche in maniera inconscia da parte delle persone possono creare un ambiente poco accogliente e alienante per molte persone. Valore D mette a disposizione la propria esperienza utile per approcciarsi meglio all’obiettivo di far crescere la consapevolezza sulle barriere invisibili e sulla possibilità di creare un ambiente inclusivo ed equo nei confronti delle diversità. Le aziende che decidono di associarsi a Valore D hanno accesso a una raccolta di buone pratiche e formazioni dedicate per creare una cultura aziendale sempre più attenta e inclusiva. L’abbattimento delle barriere invisibili è un percorso che richiede l’impegno da parte di ogni singolo individuo: ogni persona deve essere pronta a compiere il proprio gesto, impegnandosi a far parte di una società giusta per tutti. La diversità non deve essere un problema, bensì rappresentare un valore!