Accessibilità digitale e sociale: gli step per un futuro più inclusivo

L’accesso alla vita sociale e lavorativa può essere fortemente condizionato in presenza di disabilità: proprio per questo, l’Unione Europea si sta muovendo per offrire un mondo sempre più inclusivo ed equo.

Un futuro più inclusivo grazie all’accessibilità digitale e sociale

L’ambiente digitale e sociale inclusivo rappresenta una priorità ai giorni nostri e le aziende e organizzazioni cominciano ad acquisire sempre più consapevolezza. L’accessibilità digitale e sociale, infatti, deve essere garantita a tutti gli utenti, che essi abbiano o meno una disabilità. In questa maniera, chiunque ha la possibilità di accedere e fruire senza barriere di informazioni, prodotti e servizi digitali. Ciò garantisce allo stesso tempo di creare degli spazi e opportunità accessibili a chiunque per partecipare attivamente alla vita sociale, economica e culturale. Proprio per questo, l’Unione Europea ha presentato un piano decennale per i diritti delle persone con disabilità e tra le iniziative presenti vi è quella dell’European Accessibility Act (EAA).

Cos’è l’Atto Europeo sull’Accessibilità?

L’Atto Europeo sull’accessibilità (o European Accessibility Act) è una direttiva adottata nel 2019 che ha lo scopo di rimuovere le barriere che si sono create con le direttive e gli standard all’interno di tutti gli Stati Membri dell’UE. È volta a ottimizzare il funzionamento del mercato interno, eliminando gli ostacoli generati dalle diverse normative adottate nei vari Stati Membri, promuovendo così un mercato più inclusivo. Con questa direttiva sono stati fissati degli obiettivi di accessibilità vincolanti, anche se viene lasciata la facoltà agli Stati di decidere come raggiungerli, a patto che sia fatto entro il 2025. Infatti, il 28 giugno 2025 sarà un momento storico per l’accessibilità digitale, proprio grazie a questa direttiva che entrerà ufficialmente in vigore.

Con questa legge si compie un passo importante per l’inclusività delle persone con e senza disabilità.

Chiunque potrà usufruire di un prodotto o di un servizio accessibile, approfittando anche di costi più competitivi, e creando un quadro giuridico normativo più chiaro a livello europeo. Le micro-imprese o i fornitori di servizi che utilizzano terminali self-service avranno diritto a delle eccezioni, se concesse dal proprio Stato. Infatti, potranno essere esentate da questa legge, anche se saranno ardentemente incoraggiate ad offrire prodotti e servizi accessibili.

Il ruolo dell’Italia per l’accessibilità digitale e sociale

Anche l’Italia si sta muovendo nella giusta direzione per offrire un accesso sociale e digitale più equo. Già con la Legge Stanca del 2004, rivista più volte anche garantire accessibilità ai soggetti privati (DL 76/2020), il nostro paese si è mosso per la promozione dell’accessibilità digitale delle PA. Negli anni successivi, mentre l’Europa adottava nel 2019 la direttiva EAA per l’accessibilità da parte delle aziende, un ulteriore passo avanti è stato compiuto dall’Italia il 23 giugno 2020.  Infatti, sulla spinta della normativa europea, viene imposto l’obbligo della dichiarazione di accessibilità AgID ai siti delle pubbliche amministrazioni e applicazioni mobili. Successivamente, la Legge Stanca è stata nuovamente modificata dall’introduzione dell’obbligo di accessibilità AgiD per i soggetti privati (DL 76/2020).

Un altro aspetto rilevante è rappresentato dall’aggiornamento della Legge 4/2024: all’interno di questa vi sono le linee guida utili per le Pubbliche Amministrazioni che erogano i servizi. Ad oggi, l’Italia si impegna costantemente per la promozione di una società digitale più inclusiva. Con l’EAA la nostra nazione, così come tutte le altre in Europa, si trova in un periodo di transizione che si concluderà il 28 giugno 2030, ma gli obblighi di accessibilità si applicheranno già a partire dal 28 giugno 2025, quando tutti i prodotti e servizi immessi sul mercato dovranno essere accessibili.

I requisiti di accessibilità digitale e sociale

Le aziende dovranno allinearsi completamente alla direttiva dell’EAA e i requisiti di accessibilità digitale e sociale, mettendo a disposizione per tutti contenuti, interfacce, informazioni, prodotti e servizi chiari. Quindi, l’operabilità tramite diversi dispositivi sarà fondamentale! Ad esempio, i contenuti dovranno essere interpretati facilmente dagli utenti, anche nel caso di utilizzo di tecnologie assistive.

La comprensibilità è un altro requisito imprescindibile per l’accessibilità digitale: dunque, il linguaggio chiaro la farà da padrone, così come la prevenzione agli errori. La percezione è un altro fatto importante per l’accessibilità: in tal senso, il testo dovrà essere leggibile grazie al contrasto corretto su sfondo e le immagini, invece, dovranno avere delle descrizioni testuali. Un altro concetto importante quando si parla di accessibilità riguarda l’usabilità: chiunque deve avere un’interazione con uno strumento (per esempio, un’interfaccia grafica o una leva) facile e soddisfacente.

Tutto questo dovrà essere applicato a tantissimi prodotti e servizi. Ecco un piccolo elenco esemplificativo dell’applicazione di questi requisiti:

  • Smartphone: funzioni come l’ingrandimento dello schermo, comandi vocali e interfaccia semplificata dovranno essere resi disponibili;
  • Computer e sistemi operativi: software e hardware devono essere utilizzabili da chiunque;
  • Servizi di trasporto (bus, treno, aereo e navi/traghetti): dovrà essere migliorata l’accessibilità fisica;
  • Servizi erogati dalle banche: le macchinette ATM e i servizi bancari sul web devono avere interfacce chiare per tutte le persone;
  • TV, servizi di televisione digitale e servizi di media audiovisivi: devono essere incluse funzioni come descrizioni degli audio, sottotitoli e menù di navigazione accessibili;
  • Telefonia: le persone possono scegliere il canale di comunicazione più adatto alle loro esigenze per accedere ai servizi;
  • Siti web ed e-commerce: tutti gli individui devono poter effettuare acquisti sul web in maniera indipendente;
  • Libri digitali (e-book): la lettura deve essere agevole ed accessibile per chiunque;

Le aziende, piccole o grandi che siano, devono dunque continuare a impegnarsi quotidianamente nella transizione verso una proposta di servizi/prodotti più inclusivi. Per farlo possono fare affidamento sulle linee guida offerte sul portale dell’Agenzia per l’Italia Digitale e dell’UE. Solo in questa maniera è davvero possibile rimuovere le barriere fisiche e digitali che, purtroppo, si sono accumulate nel tempo. L’accessibilità digitale e sociale è un diritto di cui chiunque dovrebbe godere!

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