La direttiva comunitaria per la trasparenza salariale è un passo importante per colmare il gender pay gap nell’UE, che si attesta – nel 2019 – al 14%. Per eliminare il gender pay gap è necessario risolvere tutte le sue cause profonde: la minor partecipazione femminile al mercato del lavoro, il lavoro non retribuito, il maggior ricorso al part time e alle interruzioni di carriera, nonché la segregazione verticale e orizzontale basata su stereotipi e discriminazioni di genere.
Che cosa succederebbe se sempre più padri si assumessero le responsabilità di cura? E se iniziassero a impegnarsi prendendo il congedo di paternità? Perché è ancora così poco sfruttato? E se questo tempo migliorasse la vita domestica e l’equilibrio tra lavoro e vita privata dei padri? In occasione della festa del papà esploriamo i benefici del congedo di paternità, sia per le aziende che per i dipendenti, e capiamo come incide positivamente anche sulle possibilità lavorative delle donne e sull’economia. Che la ripresa post Covid possa portare ad un cambio di paradigma per quanto concerne i congedi dei papà. È un’occasione unica per modificare gli stereotipi sui ruoli di genere, per far emergere una nuova conciliazione vita privata-lavoro e un’equilibrata genitorialità condivisa.
La trasmissione “L’inventrice e l’ostetrico” andrà in onda il 30 novembre alle 14:00 e nuovamente alle 21:00 sulla piattaforma Sky canale 100 e 500, sul canale 50 del digitale terrestre e in streaming su skytg24.it. Insieme a Paola Mascaro, Presidente di Valore D e Chair G20 EMPOWER, intervengono illustri rappresentanti del mondo privato, grandi aziende italiane nostre associate, insieme ad alti rappresentanti delle istituzioni ed economisti.
L’89% delle grandi aziende punta sullo smart working. I risultati della ricerca 2021 dell’Osservatorio Smart Working stimano, ad un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, 5,37 milioni di lavoratori da remoto. Per saperne di più scarica gratuitamente il primo e-book di Valore D, “Da smart a blended working: come sarà il futuro del lavoro”, realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano e pubblicato da HarperCollins.
In 12 anni di attività Valore D è cresciuta molto, per questo abbiamo voluto adattare la nostra immagine e il modo di comunicare affinché fossero sempre più aderenti ai valori dell’Associazione. Debutta oggi il nuovo look contraddistinto dal design incisivo e dai colori accesi e il nuovo payoff “La diversità è potenza”. Tutto ruota intorno al significato di potenza e alla sua interpretazione in matematica
I Paesi del G20 riuniti nella Terza Plenaria per promuovere la leadership femminile e l’evento dedicato ai G20 Empower Advocates. È stata una giornata ricca di appuntamenti e di contenuti quella che ha caratterizzato la terza seduta plenaria del gruppo di lavoro G20 EMPOWER, l’alleanza che riunisce i rappresentanti del settore privato e dei governi per promuovere un obiettivo comune: accelerare la leadership e l’empowerment delle donne nel settore privato.
Oggi la Direttrice Generale Barbara Falcomer è intervenuta in un’audizione al Consiglio Regionale del Lazio sul tema “Politiche attive del lavoro e ripresa – Occupazione femminile”. Come è noto, l’emergenza pandemica ha solo peggiorato una situazione già negativa per le donne che tra la perdita del lavoro, lo smart working e la didattica a distanza stanno pagando il prezzo più alto della pandemia e faticano a trovare l’equilibrio tra vita privata e lavorativa. Alla luce di tale contesto Valore D si impegna concretamente per contribuire nella creazione di cambiamenti tangibili fin dal breve periodo.
Il nuovo Rapporto Donne Manageritalia mostra che le donne in posizione dirigenziale oggi sono il 18,3% del totale, poco meno di 1 su 5. Eppure la percentuale è cresciuta del 49% dal 2008 al 2019, a fronte di un calo del 10% degli uomini. Una dimostrazione del fatto che vi è in atto una spinta molto forte, anche se c’è ancora molto da fare per rompere il cosiddetto “soffitto di cristallo” per raggiungere la vetta. Tra i quadri, invece, le donne sono al 30%, e aumentano al 37% negli under 35.