Terminata l’emergenza Covid-19, che ha portato a una diffusione forzata dello smart-working in Italia, la sfida attuale è individuare quali soluzioni lavorative far sopravvivere alla fine della pandemia. Lavoro in presenza, da remoto o ibrido? La risposta giusta non esiste, ma lascia il posto alla ricerca di un nuovo equilibrio basato su alcuni elementi chiave: flessibilità, fiducia, collaborazione e una cultura aziendale sempre pronta a mettersi in gioco.
La società oggi si divide tra super ricchi e lavoratori poveri. Ad acuire le disparità sociali contribuiscono la disoccupazione, la scarsa qualità del lavoro e la differenza nelle retribuzioni. Elementi che minano la giustizia sociale.
Il 22 gennaio è il termine ultimo per candidarsi a InTheBoardroom, il programma di alta formazione executive di Valore D, lanciato nel 2012 e finalizzato all’inserimento di donne e uomini di talento nei Consigli di Amministrazione. Nel corso di undici edizioni, il progetto, supportato da Borsa italiana parte di Euronext Group, DLA Piper e Egon Zehnder, ha contribuito a formare un totale di 477 figure, preparandole ad affrontare con impegno e competenza le responsabilità derivanti da incarichi di vertice.
La partecipazione a InTheBoardroom è gratuita.
Carenza di competenze e prospettive nell’ambiente lavorativo sta portando a grandi abbandoni e fenomeni di quiet quitting: tendenze che aumentano con la fruizione social
Il divario retributivo non riguarda solo il genere ma anche le generazioni: a fare il quadro sul generational pay gap in Italia è la recente indagine di Odm Consulting, che dimostra come a parità di inquadramento gli stipendi delle generazioni nate tra il 1946 e il 2012 presentino notevoli differenze.
Per il secondo anno consecutivo l’indagine del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita nel Paese si arricchisce di un focus sul benessere delle donne. Speranza di vita, divario retributivo, performance nello sport: a definire la classifica delle province italiane è la media dei punteggi riportati in 12 indicatori riguardanti il mondo femminile.
La Brianza conquista il podio con il minor gap occupazionale, seguita da altre province del Centro-Nord e da Cagliari, mentre il Mezzogiorno avanza sul fronte dell’istruzione.
Un racconto fotografico che ripercorre la storia del gender gap dal 1862 al 2020: le istantanee scelte dalla regista candidata all’Oscar Immy Humes per il suo primo libro “The Only Woman” sono ritratti di gruppo di epoche e provenienza diverse accomunati dalla presenza di un’unica donna in un luogo popolato da uomini.
È online il Gender Policies Report 2022, il rapporto dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), che offre una panoramica del mercato del lavoro in ottica di genere, a partire dalle criticità strutturali che ancora oggi incidono sulla partecipazione femminile fino alle sfide connesse al mondo del digitale.