Secondo il 28° Rapporto sulle migrazioni pubblicato da Fondazione ISMU ETS a inizi marzo 2023, la popolazione straniera in Italia ha ripreso a crescere con moderazione: a gennaio 2022 il dato ha, infatti, oltrepassato i 6 milioni – 88 mila in più rispetto all’anno precedente. La crescita ha riguardato anche il fronte lavorativo, con un aumento della percentuale di occupati e degli attivi di nazionalità non italiana, oltre che degli stranieri alla ricerca di un’occupazione.
In un mercato del lavoro sempre più eterogeneo, le aziende che investono nella DEI, devono essere in grado di gestire e valorizzare la componente multiculturale, creando ambienti di lavoro rispettosi delle differenze e privi di stereotipi. Per far ciò devono poter contare sul coinvolgimento attivo dei propri vertici e sull’intelligenza culturale delle proprie risorse, ma anche su strumenti di misurazione che sappiano tenere traccia del percorso verso l’inclusione.
In molte culture, come quella italiana, il tema del denaro è da sempre appannaggio maschile: gli uomini perseguono la ricchezza per ottenere prestigio, sicurezza e potere, mentre le donne – sin da piccole – vengono educate a discutere del tema con discrezione. Eppure, “parlare di soldi” è fondamentale, tanto più in una società capitalistica come quella attuale, basata sulla produzione e sull’uso del denaro. A far luce sull’importanza della relazione con i soldi e sulle conseguenze economiche del gender gap è Azzurra Rinaldi, economista femminista e direttrice della School of Gender Economics dell’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, con il suo libro “Le signore non parlano di soldi. Quanto ci costa la disparità di genere”, pubblicato lo scorso febbraio da Fabbri editore.
La settimana “corta” (con nessuna diminuzione del salario) sembra essere più proficua per tutti: dipendenti e aziende. Ma gli aspetti negativi a medio e lungo termine possono esserci. Vediamo quando e come.
L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è una data simbolo nella storia dell’emancipazione femminile, un invito a riflettere non solo sulle conquiste raggiunte e sui punti di criticità ancora aperti, ma anche sul modo in cui oggi persone di età ed esperienze diverse percepiscono e affrontano il tema dei diritti. Cosa possono imparare le nuove generazioni da quelle precedenti? E le precedenti dalle nuove?
La Giornata Internazionale della Donna è un’occasione per approfondire i temi dell’uguaglianza di genere e dei diritti. In questa importante data vogliamo unire la nostra voce a quella delle aziende associate, con cui condividiamo l’impegno per l’equilibrio di genere e per una cultura inclusiva. Ecco alcuni eventi aperti al pubblico in programma.
Dal 1° marzo 2023 Cristiana Scelza, Presidente di Valore D per il mandato 2022-2025, è la nuova Country Manager di Prysmian Olanda.
Stipendi bassi, contratti precari, lavoro in nero: per le donne straniere che vivono in Italia trovare e mantenere un’occupazione è ancora complicato. Lavorare significa fare i conti con una “doppia penalizzazione”: quella legata al genere e alla provenienza. Il fenomeno riguarda anche tutte quelle donne con un’esperienza migratoria personale o familiare alle spalle che sono ormai cittadine italiane.
“Studia tanto e tutto andrà bene” è una delle frasi rassicuranti con cui la generazione del Boom ha cresciuto i propri figli e le proprie figlie. Eppure, le generazioni più recenti si sono trovate a fare i conti con una realtà ben diversa, a faticare per affermarsi nel mondo del lavoro, a rimandare il progetto di una famiglia e a vivere con crescente preoccupazione nuove emergenze, come quella climatica.
In “Boomers contro Millennials”, edito da Harper Collins, Beniamino Pagliaro analizza il contrasto tra la generazione del dopo guerra e la generazione Y (o Millennials), a partire da sette luoghi comuni tramandati dalla prima alla seconda, per poi suggerire l’apertura di un fronte di dialogo: non si deve più parlare di colpe, bisogna piuttosto trovare, una volta per tutte, non un capro espiatorio ma soluzioni a problemi urgenti e attuali.