Grazie alla legge Golfo-Mosca, le donne sono passate dal 5,9% (2008) al 37% (2020) e nei consigli si è osservata una riduzione dell’età media, un aumento del livello d’istruzione, un aumento della diversità in termini di background professionale e, come effetto indiretto, una revisione dei processi di selezione.
La Direttrice generale di Valore D Barbara Falcomer interviene su questo tema all’evento “10 anni dalla legge Golfo Mosca. Perché il tema della diversity & inclusion non entra nelle agende dei CdA”, organizzato da SDA Bocconi School of Management, in cui saranno presentati anche i risultati della ricerca realizzata dall’Osservatorio Diversità, Inclusione e Smart working di Bocconi in collaborazione con Valore D e con le sponsorship di Generali e McKinsey: un’indagine qualitativa su oltre 100 donne e uomini dei CdA per raccogliere il loro punto di vista sul tema.
Ora, a distanza di 10 anni dall’approvazione della legge, sono necessarie nuove azioni affinché si possa parlare di vera inclusione e accelerare il cambiamento culturale necessario. Il tema della diversity&inclusion, infatti, fatica ad affermarsi come centrale nell’agenda dei CdA e nelle imprese. Quali sono le ragioni? Quali sono gli strumenti e le azioni di governance da attivare?