Paola Mascaro: “Da imprenditrice vi dico che la parità di genere si otterrà solo con le forzature”

La Repubblica
04/08/2021
Luisa Grion

Dobbiamo darci una sveglia e forzare la situazione, altrimenti la questione femminile non sarà mai risolta.  E così che la pensa Paola Mascaro, presidente di  Valore D, l’associazione che raggruppa le grandi-medie imprese impegnate nelle pari opportunità. Quest’anno Mascaro ha assunto anche la presidenza italiana del G20 Empower, un’alleanza fra aziende private e istituzioni focalizzata sugli aspetti della leadership. E ha appena consegnato al governo italiano una lista di consigli da portare al G20. “Se tutto proseguirà così   – dice – secondo il World Economic Forum ci vorranno più di 276 anni per far sì che nel mondo le donne possano avere le stesse opportunità degli uomini”.

Come si passa dalla dichiarazione di intenti ai fatti?

“Individuando le pratiche e misurandone gli effetti. Noi  lavoriamo su due fronti. Cosa deve fare l’azienda per migliorare la sua situazione e cosa deve fare il governo per aiutarla. Penso ad  investimenti, defiscalizzazioni previste per chi favorisce la parità di genere, welfare, sostegno alla maternità ”.

Questo per il governo, e le aziende?

“Le azienda devono garantire prima di tutto una retribuzione equa fra uomini e donne,  assecondarne il merito e premiarlo con posizioni di potere, e devono farlo soprattutto per i ruoli che avranno maggior peso e migliori retribuzioni in futuro. Quelli che richiedono competenze tecniche, scientifiche, digitali. Se le donne non cresceranno in quei campi avranno già perso”.

Come pensa che ciò possa accadere quando, ancor oggi, le ragazze si sentono chiedere ai colloqui di lavoro  se hanno intenzione o meno di fare figli ?

“Lì bisogna forzare, rompere le resistenze culturali, prevedere – per esempio – congedi parentali al 50 % per cento, non cedibili, fra padri e madri, cosi le aziende non avranno più convenienza a fare distinzioni, non potranno più pensare che le donne faranno più assenze degli uomini e non avranno più motivo per discriminarle. Il cambiamento, a volte, ha bisogno di forzature, rendere obbligatori certi comportamenti velocizzerà i passaggi”.

 

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