La bandiera arcobaleno è divenuta un simbolo universale per celebrare l’orgoglio e l’unicità della comunità LGBTQIA+. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla bandiera LGBTQIA+, dalla storia al significato dei colori che richiamano l’arcobaleno.
La storia della bandiera LGBTQIA+
La bandiera arcobaleno fu creata nel 1978 dall’artista e attivista Gilbert Baker su richiesta di Harvey Milk, uno dei primi politici gay negli USA, e fu sventolata per la prima volta in pubblico il 25 giugno dello stesso anno durante la parata del Gay Freedom Day a San Francisco.
La bandiera di Baker doveva essere un simbolo rappresentativo della diversità e dell’inclusività della comunità LGBTQIA+ e in origine aveva otto colori con un significato specifico per ogni tinta:
· rosa caldo per la sessualità
· rosso per la vita
· arancione per la salute
· giallo per la luce solare
· verde per la natura
· turchese per la magia e l’arte
· blu per la serenità
· viola per lo spirito
Tuttavia, a causa di problemi di difficoltà connesse agli elevati costi per la produzione e al reperimento di tutti i colori necessari, alcuni di questi nel tempo furono eliminati.
Dopo l’assassinio di Harvey Milk, avvenuto nel novembre del 1978, la Paramount Flag Company iniziò a vendere una versione a sette colori a strisce della bandiera (rosso, arancione, giallo, verde, turchese, blu e viola). Successivamente, anche Baker decise di abbandonare il progetto originario della bandiera, togliendo la striscia rosa, poiché la stoffa non era facile da reperire.
A distanza di un anno la bandiera arcobaleno subì un’ulteriore modifica: fu introdotta una versione a sei colori, eliminando anche il turchese. Di conseguenza, sia il rosa caldo che il turchese vennero rimossi, dando origine alla bandiera LGBTQIA+ che conosciamo oggi, composta da sei strisce colorate. Presso il MOMA di New York è possibile osservare la versione originale: nel 2015 il museo statunitense ha acquistato la bandiera originale ad otto colori esponendola presso la sua galleria di design contemporaneo.
Il significato della bandiera arcobaleno LGBTQIA+
La bandiera arcobaleno è dunque un simbolo visivo che rappresenta le persone con identità di genere e orientamenti sessuali che non si conformano alla visione etero-normativa. Ogni colore della bandiera ha un significato specifico, rappresentando aspetti fondamentali della comunità LGBTQIA+ e dei valori che essa promuove, come diversità, inclusione e solidarietà. Questo simbolo è una dichiarazione di identità, appartenenza e resistenza, sfidando anche le norme che riducono l’identità di genere alle sole categorie di uomo e donna.
Un concetto centrale è quindi quello dell’autodeterminazione, ovvero la possibilità di definire autonomamente la propria identità in tutte le sue declinazioni, che riconosce il diritto di ogni individuo a vivere autenticamente e senza imposizioni esterne. L’autodeterminazione è cruciale perché combatte l’invisibilità e la marginalizzazione, affermando il valore e la dignità di ogni percorso identitario.
I colori nelle varianti della bandiera arcobaleno LGBTQIA+
La classica bandiera arcobaleno LGBTQIA+ si è molto evoluta nel tempo, tanto che negli anni sono state realizzate anche delle varianti che vengono utilizzate in occasioni o contesti particolari durante le manifestazioni a sostegno della comunità LGBTQIA+. Per esempio, vi è stato un aggiornamento dei colori della bandiera LGBTQIA+ per la comunità di persone nere. La bandiera “More Colour More Pride Flag”, nota anche come “Philadelphia Flag”, creata nel 2017 è una delle varianti moderne del simbolo arcobaleno.
Alla precedente versione sono state aggiunte strisce nere e marroni per rappresentare e sostenere le persone nere, indigene e di altre comunità di colore (BIPOC) all’interno del movimento, riconoscendo la loro lotta specifica contro il razzismo e la discriminazione, oltre a quella per i diritti LGBTQIA+. Questo simbolo inclusivo promuove un messaggio di solidarietà e uguaglianza, sottolineando l’importanza della diversità anche all’interno della comunità.
Un’altra rielaborazione della classica bandiera arcobaleno è stata prodotta nel 2018: la bandiera “Progress”, creata dal graphic designer Daniel Quasar, si ispira alla Philadelphia Flag, ma è un’evoluzione della stessa. Oltre alle strisce colorate della variante “More Colour More Pride Flag”, la Progress Pride Flag include una freccia, simbolo di cambiamento e progresso. All’interno della freccia si trovano le strisce nere e marroni come simbolo delle persone BIPOC nella comunità LGBTQ+ e i colori bianco, rosa e azzurro della bandiera transgender, in segno di inclusione per le persone transgender e per le persone che non si riconoscono nel genere maschile e femminile. In aggiunta esistono versioni della Progress Flag che includono anche il simbolo della comunità intersex: il triangolo giallo con cerchio viola, intesi come colori neutri per rappresentare l’orgoglio delle persone intersessuali.
Queste bandiere rappresentano la ricchezza della comunità e la promozione di un messaggio di inclusività, rispetto a tutte le esperienze e identità.
Differenze tra la bandiera della pace e LGBTQIA+
Molto spesso la bandiera della pace e della comunità LGBTQIA+ vengono confuse, poiché i colori utilizzati sono simili, ma non identici. In realtà, però, si tratta di due proposte diverse: tra le differenze della bandiera della pace e LGBTQIA+ vi sono il numero e l’ordine dei colori. Nella bandiera della pace, dove è presente proprio la scritta “PACE”, le sette tonalità colore sono fredde in alto. Nella bandiera della comunità LGBTQIA+, invece, i colori sono sei e non è presente il turchese; inoltre, i colori caldi sono posizionati in alto.