Valore D esprime soddisfazione riguardo alla decisione odierna dell’Assemblea di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) di mantenere invariata la quota di donne nel proprio Consiglio di Amministrazione.
Questa scelta riflette un impegno concreto verso la parità di genere e la valorizzazione delle competenze femminili nella governance aziendale.
In un periodo in cui la diversità e l’inclusione sono riconosciute come elementi fondamentali per il progresso e l’innovazione, la presenza delle donne nei CDA non solo arricchisce le discussioni e le decisioni strategiche, ma rappresenta anche un modello di riferimento positivo per le altre organizzazioni.
L’importanza delle quote
Dal 2011 l’Italia ha fatto importanti passi avanti per la rappresentazione delle donne nei Consigli di Amministrazione. Merito soprattutto della legge Golfo Mosca (120/2011), che ha imposto una più equilibrata partecipazione dei generi all’interno dei CdA delle società quotate. Nello specifico la legge ha stabilito che almeno un terzo dei posti nei CdA delle società pubbliche e quotate (e nel suo rinnovo il 40%) fosse riservato al genere meno rappresentato, ovvero le donne.
L’efficacia della legge è dimostrata dai dati: in Italia la presenza femminile negli organi di amministrazione delle società quotate a fine 2022 ha raggiunto il 43%. Tuttavia, le donne sono ancora in maggioranza consiglieri indipendenti (73%) e raramente ricoprono il ruolo di AD o di Presidente dell’organo amministrativo (in 17 e 32 casi, rispettivamente) (Fonte: Consob, Rapporto 2022 sulla corporate governance delle società quotate italiane, pubblicato nel 2023).
Infatti, non solo le donne faticano a infrangere il cosiddetto soffitto di cristallo che impedisce loro di raggiungere posizioni di leadership, ma anche ad uscire dall’entry level e acquisire il ruolo di manager. È questo il “broken rung” (“gradino rotto”), lo scoglio che impedisce la scalata femminile verso il vertice aziendale (Women in the Workplace, McKinsey, 2021).
La diversità che porta il cambiamento
Nonostante siano stati raggiunti risultati significativi, dunque, è importante continuare a difendere le quote e mantenere alta l’attenzione sul tema in quanto la presenza delle donne in posizioni di leadership non può dirsi ancora del tutto acquisita.
Promuovere la diversità nei Consigli di Amministrazione, oltre a essere un tema di rilevanza sociale, è anche una questione di successo e di sostenibilità aziendale. Dal punto di vista del genere, infatti, dal 2011 a oggi, in aggiunta all’aumento della partecipazione femminile, si è riscontrata anche una riduzione dell’età media, un aumento del livello d’istruzione e un incremento della diversità in termini di background professionale.
Proprio per questo Valore D continuerà a sostenere e incentivare le misure che garantiscono la parità di genere in tutti i settori e a collaborare con organizzazioni che condividono i medesimi valori e obiettivi.