Giunti all’ottava edizione, i Diversity Media Awards (DMA) ideati da Fondazione Diversity proseguono nel progetto volto a premiare contenuti mediali e personaggi che si sono distinti per una rappresentazione inclusiva e valorizzante di tutte le diversità.
L’evento 2023, powered by YAM112003, vede il supporto di Valore D, Obe – Osservatorio Branded Entertainment e IAA Italy – International Advertising Association. Nel corso della conferenza stampa, tenutasi l’11 maggio scorso a Palazzo Marino (Milano), sono stati presentati i risultati del Diversity Media Research (DMR) 2023 e le nomination della nuova edizione degli Oscar.
Whatever it takes: l’edizione 2023 dei DMA
Per loro natura attenti al contesto sociale e al dibattito pubblico entro il quale operano, i Diversity Media Awards sono diventati negli anni un importante palcoscenico attraverso cui dare massima visibilità alle storie di tutte le persone, alle loro rivendicazioni, ai loro diritti. L’obiettivo è fare in modo che continuino ad esserlo anche quest’anno, whatever it takes, a qualunque costo.
La cerimonia di premiazione, che avrà luogo il 21 giugno al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, per la prima volta aprirà le proprie porte al pubblico, confermando il desiderio di rendere l’evento sempre più collettivo e partecipato. A far gli onori di casa due star del panorama attoriale: Matilda De Angelis e Alberto Malanchino. L’evento, per il suo alto valore di servizio pubblico, sarà poi trasmesso su RAI 1 sabato 1° luglio in seconda serata.
L’impatto mediatico dei DMA
Con lo stesso spirito di apertura della serata finale è progettato anche il percorso di analisi e ricerca condotto dall’Osservatorio della Fondazione, che ogni anno raccoglie le segnalazioni provenienti da pubblico, broadcaster, produzioni e gruppi sottorappresentati.
Per l’edizione 2023 dei DMA oltre 11 mila persone hanno segnalato prodotti e personaggi considerati particolarmente capaci di parlare di diversità sui principali media.
Quattordici i premi in totale da consegnare: quattro dedicati al mondo dell’informazione e dieci a quello dell’intrattenimento, spaziando dalla serialità alla filmografia, dalla radio alla televisione sino al digital.
Sei invece le aree centrali nell’analisi di prodotti e personaggi: genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, disabilità, età e generazioni, aspetto fisico.
L’impatto mediatico raggiunto dai DMA è cresciuto di anno in anno, raccogliendo un seguito sempre maggiore: 20 milioni gli account raggiunti sul web grazie al tam tam prodotto da ospiti e nomination, copertura nazionale grazie alla diffusione sui principali canali stampa e televisivi e, dal 2022, la definitiva consacrazione fra il pubblico generalista con l’arrivo su Rai1.
Il Diversity Media Research 2023
Durante la conferenza stampa, tenutasi l’11 maggio scorso a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, Francesca Vecchioni e Monia Azzalini hanno presentato i risultati del Diversity Media Research 2023 (DMR), la ricerca annuale sulla rappresentazione delle diversità nei media italiani di Informazione e Intrattenimento, condotta da Fondazione Diversity in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con un Comitato Scientifico proveniente da numerose Università italiane.
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione del Security Check Committee composto da esperti ed esperte delle diverse aree della diversity e l’introduzione del Diversity Media Representation Impact, un’analisi di scenario sulle “diete mediali” del pubblico italiano e sulla percezione di canali e piattaforme sui temi dell’inclusione, presentata da Maria Luisa Bionda, 2B Research.
Dall’analisi dedicata all’informazione televisiva italiana è emerso che l’incidenza delle notizie riguardanti almeno una diversity è del 23,9% sull’agenda complessiva con un lievissimo aumento rispetto al 2021 (+0,9%) ma con importanti differenze tra le aree: etnia, età, generazioni e genere sono, infatti, quelle più affrontate nei TG (con un’incidenza del 12,3%, 10,4%, 8,2% sul totale notizie), mentre bassa copertura è riservata alle disabilità (1,3%) e ai temi LGBT+ o legati all’aspetto fisico (rispettivamente 0,3% e 0,2%).
Sul fronte dell’intrattenimento, sono stati analizzati 500 prodotti mediali singoli su oltre 10.000 segnalazioni arrivate dal basso. Oltre il 57% delle segnalazioni ha riguardato prodotti e personaggi del mondo Social (Content creator, 49% e prodotti Digitali, 8%), il 10% i podcast mentre le categorie dell’audiovisivo (film, serie tv italiane, straniere e kids, programmi tv) hanno ottenuto complessivamente un 14% di segnalazioni, di cui solo l’1% rivolto a Programmi TV (in calo rispetto agli anni precedenti), un segno di quanto gli spettatori fatichino a trovare prodotti percepiti come spiccatamente inclusivi. Etnia e Aspetto fisico sono le grandi assenti nel panorama italiano audiovisivo, mentre crescente attenzione è stata dedicata ai temi LGBT+, generazionali e di genere, anche se la presenza di personaggi o ospiti delle varie categorie non sempre è garanzia di un trattamento corretto.
I programmi Radio, i Podcast e il Mondo Digitale (Creator e prodotti Digitali) hanno registrato le migliori performance qualitative per la capacità di far emergere voci e professionalità delle categorie sottorappresentate. All’interno della produzione audiovisiva italiana, spiccano invece le Serie tv kids, capaci di ottenere le migliori performance in tema di varietà di rappresentazione, correttezza di linguaggio e di livello di approfondimento dei temi.
DMA 2023: tutte le nomination
Fino al 4 giugno i prodotti mediali e i personaggi risultati più inclusivi dall’analisi del DMR potranno essere votati dal pubblico su www.diversitymediaawards.it per ottenere la vittoria ai Diversity Media Awards 2023 nelle seguenti categorie: Miglior Film, Miglior Serie TV Italiana, Miglior Serie TV Straniera, Miglior Serie Kids, Miglior Programma TV, Miglior Programma Radio, Miglior Podcast, Miglior prodotto digital, Creator dell’anno, Personaggio dell’anno. Durante l’evento del 21 giugno saranno attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione, attualmente in fase di valutazione da parte del Comitato Scientifico: Miglior TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web.
Di seguito tutte le nomination dei Diversity Media Awards 2023:
MIGLIOR SERIE TV ITALIANA
5 Minuti Prima – RaiPlay
Blocco 181 – Sky Atlantic
Circeo – Paramount +
Prisma – Prime Video
SKAM 5 – Netflix
MIGLIOR SERIE TV STRANIERA
I may destroy you – Sky Atlantic
Heartbreak High – Netflix
Ms. Marvel – Disney +
Ragazze vincenti – Prime Video
The Umbrella Academy – Netflix
Willow – Disney +
MIGLIOR SERIE TV KIDS
Dead End: paranormal park – Netflix
Di4ri – Netflix
Lampadino e Caramella nel MagiRegno degli Zampa – Rai Yoyo
Super Benny – Frisbee, Discovery+
Unlockdown – DeA Kids
Daniel Tiger – Cartoonito
MIGLIOR FILM ITALIANO
Io e Spotty – Prime Video • Mompracem, Rai Cinema, distribuzione Adler Entertainment
Il Filo Invisibile – Netflix
Il Signore Delle Formiche – Kavac Film, IBC Movie, Tenderstories, Rai Cinema, distribuzione 01 Cinema
L’ Immensità – Warner Bros. Entertainment Italia, Wildside, Chapter 2, Pathè, France 3 Cinema, distribuzione Warner Bros Italia
La Timidezza Delle Chiome – Diaviva, Movieplus, distribuzione I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection
Le Favolose – Stemal Entertainment, Les Films d’Ici, Rai Cinema, distribuito da Europictures
MIGLIOR PROGRAMMA TV
D-side – Il lato diverso delle cose – RaiPlay
Offside Racism – RaiPlay
Quelle Brave Ragazze – SkyUno
The Voice Senior – Rai1
Tonica – Rai2
Trasformazioni Incredibili – Real Time
MIGLIOR PODCAST
Maschiacci – Dog-Ear, Spotify Exclusive
Storia del Mio Nome – Spotify Studios, Chora Media
Get Under My Skin – Champs – Stop Afrofobia
Fuori Norma – Emanuela Masia
Questione di Famiglia – Spotify Studios, Show Reel Agency
Piacere Mio – La storia del sesso – OnePodcast
MIGLIOR PROGRAMMA RADIO
Storie Di Rinascita – Radio 24
I Miracolati – Radio Capital
Tre Soldi – Rai Radio 3
Il Mondo Nuovo – Rai Radio 1
Tutta la città ne parla – Rai Radio 3
Say Waaad? – Radio Deejay
MIGLIOR PRODOTTO DIGITAL
Ariman Scriba – Race Based traumatic stress https://www.instagram.com/p/CcnLCy2KDgw/?utm_source=ig_web_copy_link
Eva Stai Zitta – Diet Culture, ripassino smart
https://www.instagram.com/p/Ce4B0_3tncH/?utm_source=ig_web_copy_link
Generazione Magazine – I registri di genere ai seggi
https://www.instagram.com/p/CjF9zNnqBal/
Le regole del diritto perfetto – Parliamo di colorismo https://www.instagram.com/p/CjVU_3eoQB4/?igshid=YTE5MTA4ODQ=
LunnyLunnyLunny – Cosa significa crip face
https://www.instagram.com/reel/Cir03ZRMVqe/?utm_source=ig_web_copy_link
Sofia Righetti – Aggressioni verbali e abilismo
https://www.instagram.com/reel/Ce9Ao1wIjaX/?igshid=YmMyMTA2M2Y=
CREATOR DELL’ANNO
Aida Diouf Mbengue – @aidaadiouf
Carolina Capria – @lhascrittounafemmina
Francesca Bubba – @francesca_bubba
Jessica Giorgia Senesi – @jessicagiorgiasenesi
Momoka Banana – @momokabanana
Nadia Lauricella – @ironadia_301
PERSONAGGIO DELL’ANNO
Alessandro Michele
Chiara Bersani
Marracash
Ornella Vanoni
Paola Egonu
Paola Turci & Francesca Pascale
Samantha Cristoforetti
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