Sheryl Sandberg: la rivoluzione inizia dal lavoro

Sheryl Sandberg, numero due di Facebook e grande attivista per lo sviluppo del potenziale femminile, scrive per Grazia le azioni concrete che possono cambiare la vita di ogni donna. E anche l’economia del mondo. La sua Fondazione, LeanIn.org, sostiene una comunità internazionale composta da quasi 44 mila diversi Lean In Circle in 172 Paesi, tra cui 70 in Italia. In questi circoli, le donne, ma anche alcuni uomini, si scambiano consigli e ispirazioni, si esercitano a mettere in pratica competenze come la negoziazione e discutono delle sfide che si trovano ad affrontare. Di seguito un estratto delle sue parole.

 

“Per raggiungere l’uguaglianza iniziate dal vostro lavoro. Diventate una fonte d’ispirazione. Le donne vengono raramente considerate in questo senso e voi potete aiutare a cambiare la situazione. Incoraggiate il vostro responsabile a rivedere le modalità di assunzione e di promozione per assicurarvi che non siano vincolate da pregiudizi. Se non ci sono donne presenti alle riunioni più importanti, è un problema: fatelo notare. Se occupate un ruolo da dirigente, chiedetevi se state fornendo a entrambi i sessi le stesse opportunità di realizzare il loro potenziale.

Le donne hanno la possibilità di esprimere il proprio punto di vista o c’è qualcuno che parla per loro e le interrompe? Prendete sul serio le molestie sessuali o sorvolate sui commenti inappropriati? Con le scelte giuste, i bravi manager possono evitare di fare differenze, anche inavvertitamente, tra i propri dipendenti”.

 

Sheryl Sandberg, Chief operating officer di Facebook e attivista

 

“E poi, tantissime donne che lavorano fuori devono iniziare un secondo lavoro una volta rientrate. È estenuante, e quindi per loro diventa ancora più difficile perseguire le proprie ambizioni. Riflettete su che cosa potete fare per contrastare gli stereotipi contro donne e ragazze. Non ci si aspetta che le bambine possano essere dei leader, quindi se esprimono la loro opinione o cercano di mettersi a capo dei loro amici nel cortile della scuola, vengono rimproverate per essersi comportate in maniera autoritaria. Quando invece sono i bambini a fare la stessa cosa, si pensa subito che ha una buona attitudine al comando. Le bambine possono essere dei leader esattamente come i bambini. Le parole sono importanti, evitiamo di usarle male”.

 

“Dare pari opportunità alle donne offre grandi vantaggi per tutti, garantendo famiglie, aziende, economie e Paesi più forti. In qualità di una delle maggiori potenze economiche e culturali mondiali, l’Italia ha un grande compito da svolgere nella battaglia per la parità di diritti di donne e ragazze. È la cosa più intelligente da fare, ma soprattutto, è la cosa giusta da fare: un mondo equo è un mondo migliore per tutti”.
 

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